Ecco la classifica dei supermercati più costosi d’Italia: sono quelli dove la spesa pesa di più. Qui si spende davvero tanto.
Nel contesto attuale di crescente pressione sui costi di materie prime, energia e logistica, fare la spesa nei supermercati italiani più cari si sta trasformando in un vero e proprio lusso per molte famiglie. I rincari, infatti, si riflettono soprattutto sulle catene della grande distribuzione organizzata che puntano su un’offerta di fascia medio-alta e alta, con prodotti selezionati, spesso biologici o a chilometro zero.
I supermercati italiani con i prezzi più elevati nel 2025
Eataly continua a detenere il primato tra i supermercati più costosi d’Italia, grazie alla sua proposta di prodotti gourmet e specialità regionali di alta qualità. Fondata nel 2004 da Oscar Farinetti, questa catena non è solo un punto vendita ma un’esperienza gastronomica completa, che si traduce in un costo medio della spesa che può raddoppiare rispetto a quello delle catene più tradizionali. Con sedi in città come Roma, Milano, Torino e recentemente a Piacenza, Eataly si rivolge a un pubblico disposto a pagare di più per un assortimento esclusivo e un servizio personalizzato.
Accanto a Eataly, NaturaSì si conferma un’altra insegna con prezzi elevati, specializzata nella vendita di prodotti biologici e biodinamici. Fondata nel 1985 a Conegliano, la società ha registrato un fatturato di oltre 413 milioni di euro nel 2024 e conta più di 1.200 dipendenti. NaturaSì punta su un consumatore attento alla sostenibilità e alla qualità certificata, anche se negli ultimi anni ha dovuto affrontare difficoltà finanziarie, tra cui la rimodulazione di debiti e la cassa integrazione per alcuni dipendenti, oltre a iniziative innovative come campagne di prestiti obbligazionari per sostenere l’agricoltura biologica italiana. Questi aspetti influenzano inevitabilmente i prezzi e la percezione del brand da parte dei consumatori.

Quali sono i supermercati più costosi? – linkedincaffe.it
Altri supermercati che si posizionano nella fascia alta per i prezzi sono alcune sedi di Carrefour Market, con offerte che spesso superano la media di mercato nonostante le frequenti promozioni, e catene come Famila Superstore, Coop, Tigre e Sigma, che in alcune località hanno registrato incrementi di prezzo significativi. A Roma, la catena Elite emerge come una delle più costose, con un livello di prezzi che supera le aspettative di molti clienti.
Le ragioni dell’aumento dei prezzi e le strategie delle catene
L’aumento dei prezzi nei supermercati più cari è influenzato da diversi fattori, tra cui i costi di acquisto all’ingrosso, il trasporto, la logistica e la selezione di prodotti di qualità superiore, spesso locali o biologici. Inoltre, i supermercati di fascia alta sostengono costi di gestione più elevati per offrire servizi esclusivi, ambienti curati e un’esperienza di acquisto premium.
In risposta alle difficoltà di bilancio che questa situazione crea per molte famiglie, soprattutto quelle con reddito medio-basso, si osserva un cambiamento nelle abitudini di consumo: cresce la domanda di prodotti a marchio del distributore, che garantiscono un buon equilibrio tra qualità e prezzo. Questa tendenza è particolarmente evidente nelle grandi città, dove la concorrenza tra supermercati è più agguerrita e i consumatori più sensibili al costo della spesa.
Per giustificare i prezzi più alti e fidelizzare la clientela, molte insegne stanno investendo in digitalizzazione e innovazione tecnologica. L’adozione di app per programmi fedeltà con sconti personalizzati, la vendita online con consegna a domicilio e servizi di assistenza personalizzata rappresentano strumenti fondamentali per migliorare l’esperienza d’acquisto e offrire un valore aggiunto tangibile.

La classifica dei supermercati più costosi - linkedincaffe.it










