Il panorama digitale globale sta vivendo una fase di crescita senza precedenti, con oltre 5 miliardi di utenti attivi sui social media e un aumento costante del tempo trascorso online. Tuttavia, questa espansione si accompagna a nuove sfide legate alla privacy, in particolare per quanto riguarda l’uso dei dati personali da parte delle grandi piattaforme social per l’addestramento di sistemi di intelligenza artificiale (IA). Un’analisi approfondita dei dati più recenti e delle novità normative offre uno sguardo completo sull’evoluzione del mondo social e le implicazioni per gli utenti.
L’ascesa globale degli utenti social e le nuove abitudini digitali
Secondo il Global Digital Report 2024, pubblicato da We Are Social in collaborazione con Meltwater, si è superata la soglia storica di 5,04 miliardi di profili attivi sui social media, pari a oltre il 62% della popolazione mondiale. Questo rappresenta un incremento annuo del 5,6%, con una media impressionante di 8,4 nuovi utenti ogni secondo. Parallelamente, il numero di utenti unici da dispositivi mobili ha raggiunto i 5,61 miliardi, con il 69,4% della popolazione mondiale che oggi utilizza uno smartphone o un tablet.
L’uso del digitale non si limita al numero di utenti: la durata media giornaliera trascorsa online è aumentata, attestandosi a 6 ore e 40 minuti, con una crescita dell’1% rispetto all’anno precedente. Mentre il tempo speso sui social media si mantiene elevato, con una media di 2 ore e 23 minuti al giorno, si osserva un leggero calo rispetto all’anno passato, segno di una possibile maturazione delle abitudini digitali.
Tra le attività più diffuse online, spiccano l’uso di app di chat e messaggistica (94,7% degli utenti internet tra i 16 e 64 anni), seguito dall’utilizzo dei social network (94,3%) e dai motori di ricerca (80,7%). Lo shopping online coinvolge quasi il 75% degli utenti, mentre i servizi basati sulla geolocalizzazione, come mappe e app per il parcheggio, sono utilizzati da più della metà degli intervistati.
Social media: dall’interazione all’intrattenimento
Il ruolo dei social media si è evoluto da semplice strumento di connessione a vero e proprio centro di intrattenimento. Se il 50% degli utenti utilizza queste piattaforme principalmente per mantenere i rapporti con amici e familiari, un dato significativo è che il 38,5% le impiega per “riempire il tempo libero”. Questo mutamento è particolarmente evidente nelle dinamiche di piattaforme come TikTok, dove l’80,3% degli utenti attivi sceglie l’app per cercare contenuti divertenti e di intrattenimento.
TikTok si conferma la piattaforma con il tempo medio di utilizzo più elevato, pari a 34 ore al mese per utente, seguita da YouTube con oltre 28 ore mensili. Nonostante questo, Instagram ha scalzato WhatsApp come social media preferito a livello globale, con il 16,5% degli utenti che lo indicano come piattaforma prediletta rispetto al 16,1% di WhatsApp.
Altre piattaforme come Facebook, LinkedIn, Snapchat, WeChat e Pinterest stanno registrando una crescita costante degli utenti, sostenuta anche da un aumento degli investimenti pubblicitari digitali, che hanno raggiunto quasi 720 miliardi di dollari nel 2023, con un incremento del 10% rispetto all’anno precedente. La spesa pubblicitaria sui social è cresciuta del 9,3%, mentre il settore dell’influencer marketing ha visto un balzo del 17%.
Privacy e intelligenza artificiale: la sfida dell’uso dei dati personali
Dal 30 maggio 2025, Meta – proprietaria di Facebook, Instagram e WhatsApp – ha iniziato a utilizzare i dati personali degli utenti per l’addestramento dei propri sistemi di intelligenza artificiale, tra cui chatbot come Meta AI e modelli linguistici come Llama. Questo trattamento riguarda contenuti pubblici, messaggi privati e informazioni condivise, basandosi sul presupposto del “legittimo interesse”. Tuttavia, il Garante per la protezione dei dati personali ha ribadito il diritto degli utenti di opporsi a questo impiego dei loro dati entro la fine di maggio 2025.
È importante sottolineare che il diritto di opposizione non riguarda solo gli iscritti a Meta, ma anche chi non possiede un account, qualora i propri dati siano stati condivisi da terzi. Per esercitare questa prerogativa, Meta ha reso disponibili specifici moduli online per Facebook, Instagram e per i non utenti, da compilare tempestivamente. Chi non agirà entro la scadenza potrà bloccare l’uso dei dati solo a partire dalla data di opposizione, ma non potrà più impedire l’utilizzo delle informazioni raccolte fino a quel momento.
L’Autorità italiana per la privacy sta lavorando in sinergia con altre autorità europee per valutare la legittimità di queste pratiche, con particolare attenzione all’utilizzo delle immagini di minorenni e alla tutela complessiva dei diritti degli utenti. Questa attività di controllo segue una serie di indagini e provvedimenti avviati già nel 2023 per affrontare i rischi derivanti dall’impiego di tecnologie di intelligenza artificiale generativa.
Gli utenti dei social media sono dunque chiamati a riflettere attentamente sulla propria posizione rispetto all’impiego dei dati personali per scopi di IA, considerando che la mancata azione entro i termini indicati potrebbe comportare una perdita di controllo su come vengono utilizzate le proprie informazioni digitali.
Il report Digital 2024 fornisce un quadro dettagliato e aggiornato su come la popolazione mondiale interagisce con il mondo digitale, dai social media ai dispositivi mobili, dalle attività di shopping online all’intrattenimento, evidenziando al contempo le sfide emergenti in materia di privacy e regolamentazione nell’era dell’IA.