Vendita auto usata la clausola ‘visto e piaciuto’ non esonera il venditore dalla garanzia per vizi nascosti. Scopri come funziona e cosa cambia.
Quando si acquista un’auto usata, è comune trovare nel contratto la cosiddetta clausola “visto e piaciuto”. In sostanza, chi compra dichiara di aver visionato il veicolo e di accettarlo nello stato in cui si trova. Tuttavia, le recenti pronunce della Cassazione hanno acceso i riflettori sui limiti di questa clausola, soprattutto quando il venditore agisce in malafede e nasconde difetti evidenti del veicolo. Ma cosa significa davvero per gli acquirenti?
La questione è stata affrontata dalla Cassazione con l’ordinanza n. 27968/2025, che ha confermato come la clausola non possa essere utilizzata per esonerare il venditore dalla garanzia legale per i vizi occultati intenzionalmente.
Il caso riguardava un acquirente che aveva acquistato un autocarro usato da una società, con contratto contenente la clausola “visto e piaciuto”. Durante il primo viaggio, il compratore notava difetti del veicolo, in particolare danni alla struttura portante coperti da riverniciatura.
Vendita auto usata, la clausola non vale retroattivamente
In primo grado, il tribunale aveva respinto la richiesta di risoluzione del contratto. L’appello, invece, ha dato ragione all’acquirente: il contratto è stato annullato, il venditore condannato alla restituzione del prezzo e al rimborso delle spese sostenute, comprese quelle per il passaggio di proprietà e per il premio assicurativo.
La società ha quindi impugnato la sentenza davanti alla Cassazione, sostenendo che i vizi fossero riconoscibili e che non vi fosse prova della propria malafede. La Cassazione ha chiarito un principio fondamentale: la clausola “visto e piaciuto” non esonera il venditore dalla garanzia se i vizi sono stati taciuti in malafede .
Nella causa hanno richiamato precedenti orientamenti (Cass. 19061/2024 e 21204/2016), ribadendo che il venditore non può sottrarsi alle proprie responsabilità semplicemente inserendo una clausola contrattuale. La riverniciatura del veicolo, in questo caso, è stata considerata prova della malafede, poiché serviva a nascondere difetti strutturali.

Vendita auto usata, la clausola non vale retroattivamente – linkedincaffe.it
Il principio è chiaro: se i difetti sono stati occultati intenzionalmente, la garanzia legale per vizi resta pienamente operante. La clausola non può essere invocata retroattivamente per limitare i diritti dell’acquirente. Questa pronuncia ha effetti concreti per tutti gli acquirenti: non bisogna mai considerare la clausola “visto e piaciuto” come una protezione totale del venditore.
In presenza di vizi occulti, è possibile far valere la garanzia legale e chiedere la risoluzione del contratto o la riduzione del prezzo. È fondamentale documentare eventuali difetti appena rilevati e comunicarli tempestivamente al venditore. La decisione della Cassazione tutela chi acquista con buona fede, incoraggiando pratiche scorrette da parte dei venditori e rafforzando i diritti degli acquirenti di auto usate.

Vendita auto usata, clausola ‘visto e piaciuto’ è inapplicabile: vale retroattivamente? - linkedincaffe.it












