Economia

Pensioni a 62 o 65 anni, c’è ancora tempo per richiederla: due strade fornite dell’INPS

Pensioni, cosa puoi fare se hai 35 anni di contributi?Pensionamento anticipato: le misure confermate e quelle cancellate - linkedincaffe.it

Nel panorama previdenziale italiano, le misure di pensionamento anticipato subiscono continue evoluzioni, cosa bisogna sapere.

Con l’approssimarsi della scadenza del 31 dicembre 2025, è fondamentale aggiornarsi sulle possibilità ancora aperte per chi desidera accedere alla pensione a 62 o 65 anni, in particolare per alcune categorie di lavoratori. Nonostante la recente manovra di bilancio abbia cancellato alcune agevolazioni, permangono opportunità importanti da cogliere entro la fine dell’anno per garantire un’uscita anticipata dal lavoro.

La legge di bilancio 2025 ha eliminato due strumenti previdenziali in scadenza il 31 dicembre 2025: Quota 103 e Opzione Donna non sono state prorogate oltre tale data. Rimane invece attiva e confermata per il 2026 l’Ape Sociale, un sussidio rivolto a categorie particolarmente svantaggiate, come i lavoratori in mansioni gravose o con condizioni di disabilità.

Nonostante questa riduzione di misure disponibili, è importante sottolineare che restano attive almeno due opzioni di pensionamento anticipato molto vantaggiose, fruibili esclusivamente entro il 2025, che prevedono uscite a 62 o 65 anni, ma con requisiti specifici e riservati a determinate categorie di lavoratori.

Le due pensioni anticipate a 62 e 65 anni: condizioni e benefici

Si può andare in pensione molto prima dei canonici 67 anni, anche con carriere contributive di circa 20 anni. Una delle opportunità più rilevanti riguarda le lavoratrici iscritte al sistema previdenziale obbligatorio dopo il 31 dicembre 1995, che possono usufruire di sconti contributivi basati sul numero di figli avuti. Il beneficio consiste nella riduzione di 4 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di 16 mesi per chi ha avuto quattro o più figli. Questa norma, rafforzata dalla legge finanziaria 2025 – che ha esteso il massimo sconto da 12 a 16 mesi – consente alle donne con figli di anticipare l’uscita dal lavoro in modo significativo.

Questa agevolazione si applica esclusivamente alle lavoratrici nel sistema contributivo puro, ovvero con primo accredito contributivo successivo al 1995. Può essere usata sia per anticipare la pensione di vecchiaia contributiva (che normalmente si raggiunge a 71 anni), sia per la pensione anticipata contributiva (a 64 anni). Nel dettaglio:

  • Per la pensione di vecchiaia contributiva con almeno 5 anni di contributi effettivi, lo sconto permette uscite anticipate a 65 anni e 8 mesi, 66 anni, 66 anni e 4 mesi o 66 anni e 8 mesi, a seconda del numero di figli.
  • Per la pensione anticipata contributiva, che richiede 20 anni di versamenti e un importo minimo pari a tre volte l’assegno sociale (pari a 538,68 euro mensili nel 2025), le lavoratrici con quattro o più figli possono andare in pensione già a 62 anni e 8 mesi, con scatti di 4 mesi per figlio.

Chi ha diritto alla pensione di vecchiaia a 71 anni potrebbe così uscire a 69 anni e 8 mesi, se ha almeno quattro figli, mentre in altri casi la soglia sale progressivamente fino a 70 anni e oltre.

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Le principali misure pensionistiche in vigore nel 2025- linkedincaffe.it

Oltre a questi sconti per le lavoratrici con figli, la normativa 2025 prevede altre opzioni di pensionamento:

  • Pensione di Vecchiaia: invariata fino al 31 dicembre 2026, con requisiti di 67 anni di età e 20 anni di contributi per chi ha contribuzione precedente al 1996, e 71 anni per chi è interamente nel sistema contributivo.
  • Opzione Donna: prorogata nel 2025 ma con requisiti stringenti; riservata alle lavoratrici con almeno 61 anni (60 con un figlio, 59 con due figli) e 35 anni di contributi, in presenza di condizioni quali caregiving, invalidità superiore al 74%, o licenziamento.
  • Ape Sociale: confermata, accessibile da 63 anni e 5 mesi con requisiti variabili da 30 a 36 anni di contributi in base alla categoria lavorativa e alle condizioni personali.
  • Pensione Anticipata: disponibile per le donne con 41 anni e 10 mesi di contributi e per gli uomini con 42 anni e 10 mesi, senza vincolo anagrafico.
  • Pensione Anticipata Contributiva: accessibile a chi ha almeno 64 anni e 20 anni di contributi, con la novità 2025 che consente di sommare la rendita del fondo pensione a quella INPS per raggiungere la soglia minima necessaria.

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