Diritti

Modello 730 integrativo e rettificativo, ancora pochi giorni per inviarlo: dove arriverà il conguaglio

Questi strumenti consentono ai contribuenti di correggere o integrare la dichiarazione dei redditi già presentata, ma presentano differenze sostanzialiDifferenze tra 730 integrativo e 730 rettificativo e le scadenze da rispettare(www.linkedincaffe.it)

Con l’avvicinarsi di fine anno, cresce l’attenzione sulle modalità e i tempi per la presentazione dei modelli 730 integrativo.

Questi strumenti consentono ai contribuenti di correggere o integrare la dichiarazione dei redditi già presentata, ma presentano differenze sostanziali che incidono sulle tempistiche e sulle modalità di conguaglio fiscale presente nella busta paga o nel cedolino pensionistico.

Il modello 730 integrativo permette di correggere o integrare la dichiarazione dei redditi originaria nei casi in cui la rettifica comporti un maggior credito, un minor debito o un’imposta invariata rispetto alla dichiarazione già presentata. La presentazione del modello integrativo deve avvenire entro il 25 ottobre 2025 e la relativa pratica viene trasmessa dal CAF o dal professionista abilitato all’Agenzia delle Entrate entro il 10 novembre, termine entro il quale devono essere inoltrate le informazioni ai sostituti d’imposta per consentire i conguagli direttamente in busta paga o sul cedolino della pensione entro la fine dell’anno.

L’articolo 16 del Decreto Ministeriale n. 164/1999 prevede infatti che, prima della trasmissione della nuova dichiarazione, il contribuente riceva una copia del modello integrativo con allegato il prospetto di liquidazione, per poter verificare con precisione gli importi modificati o aggiunti, come ad esempio spese sanitarie, interessi passivi sui mutui o bonus edilizi non considerati nella dichiarazione originaria.

Il modello 730 rettificativo, invece, è utilizzato nei casi più complessi, ad esempio quando è stato contestato un visto di conformità infedele sulla dichiarazione originale. In questo caso la correzione deve essere trasmessa entro il 30 settembre se si vuole evitare complicazioni, ma la gestione del conguaglio dipende anche dalla data di invio all’Agenzia delle Entrate. Se il modello rettificativo viene inviato entro il 10 novembre, il conguaglio avverrà automaticamente in busta paga o sul cedolino pensionistico entro la fine dell’anno. Se invece la trasmissione avviene oltre tale data, il contribuente dovrà effettuare i versamenti a debito tramite modello F24, mentre eventuali rimborsi saranno erogati direttamente dall’Agenzia delle Entrate tramite accredito su conto corrente o assegni vidimati.

In caso di rifiuto del contribuente a presentare il 730 rettificativo, il CAF o il professionista sono obbligati a inviare una comunicazione specifica all’Agenzia delle Entrate riguardante i dati da rettificare.

Il meccanismo del conguaglio fiscale Irpef: come influisce sulla busta paga di dicembre

Il conguaglio Irpef è la procedura con cui il datore di lavoro, in qualità di sostituto d’imposta, effettua a fine anno un ricalcolo delle imposte dovute dal lavoratore dipendente, basandosi sul reddito effettivamente percepito nel corso dell’anno solare. Poiché l’Irpef è calcolata su base annua e per scaglioni di reddito, le trattenute mensili sono stime che vengono regolate a dicembre con il conguaglio.

In pratica, il conguaglio corregge la differenza tra le imposte già trattenute e quelle effettivamente dovute, tenendo conto di eventuali variazioni di reddito, detrazioni per familiari a carico, bonus o altre agevolazioni fiscali. Se l’Irpef trattenuta durante l’anno è superiore a quella dovuta, il lavoratore riceve un rimborso; se è inferiore, subisce una trattenuta aggiuntiva che può ridurre sensibilmente l’importo netto della busta paga di dicembre.

La tabella aggiornata delle aliquote Irpef 2025 prevede:

  • 23% fino a 15.000 euro
  • 25% da 15.001 a 28.000 euro
  • 35% da 28.001 a 50.000 euro
  • 43% oltre 50.000 euro

Il datore di lavoro applica anche le addizionali regionali e comunali in sede di conguaglio, suddividendo gli importi dovuti nelle trattenute successive.

È importante sottolineare che, in caso di cessazione del rapporto di lavoro o di incapacità di trattenere l’intero importo, il conguaglio deve essere versato dal contribuente entro il 15 gennaio dell’anno successivo. Inoltre, se il lavoratore ha percepito più redditi da diverse fonti nel corso dell’anno, è tenuto a comunicarlo al sostituto d’imposta per consentire un conguaglio unico, altrimenti dovrà regolare la posizione fiscale tramite dichiarazione dei redditi.

Questi strumenti consentono ai contribuenti di correggere o integrare la dichiarazione dei redditi già presentata, ma presentano differenze sostanziali

Novità 2025 su annullamento e integrazione della dichiarazione dei redditi- linkedincaffe.it

Per il 2025 è confermata la possibilità di annullare la dichiarazione 730 o Redditi direttamente tramite l’applicazione web dell’Agenzia delle Entrate entro specifiche scadenze:

  • Annullamento del 730 inviato entro il 20 giugno 2025 (una sola volta)
  • Annullamento del modello Redditi entro il 26 giugno 2025, se associato a modello F24
  • Annullamento del modello Redditi senza F24 entro il 15 ottobre 2025

Dopo l’annullamento, il contribuente deve presentare una nuova dichiarazione per non incorrere in omissioni.

Dal 21 maggio al 31 ottobre 2025 è possibile presentare i modelli Redditi aggiuntivo o Redditi correttivo per correggere o integrare i dati già trasmessi. Il Redditi aggiuntivo è utilizzato principalmente per comunicare redditi non gestibili con il 730, mentre il Redditi correttivo consente di modificare errori o omissioni rilevate dopo l’invio della dichiarazione originaria.

Infine, per casi particolari come il cambio di sostituto d’imposta dopo la presentazione della dichiarazione, è previsto il modello 730 integrativo tipo 2, che consente di aggiornare i dati relativi al sostituto per consentire il corretto conguaglio fiscale. Questo modello può essere presentato fino al 10 novembre 2025; oltre tale data sarà necessario utilizzare il modello Redditi tardivo o integrativo.

L’intero sistema di gestione dei conguagli e delle rettifiche è supportato da una piattaforma telematica efficiente messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, che consente a contribuenti, CAF e professionisti di operare con trasparenza e tempestività, limitando errori e ritardi nella definizione delle posizioni fiscali personali.

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