In un periodo segnato da crescenti tensioni sociali, l’attenzione da parte delle forze dell’ordine si è intensificata.
Di recente, sono emersi chiarimenti giuridici fondamentali che evidenziano come l’omissione o il rifiuto di fornire le generalità o di esibire il documento richiesto possano comportare sanzioni fino a 206 euro, oltre a conseguenze penali.
Contrariamente a un diffuso mito, non esiste un obbligo generale di portare sempre con sé la carta d’identità. La normativa italiana stabilisce che l’obbligo di esibire un documento di identità sussiste solo in situazioni particolari, ad esempio nei confronti di persone ritenute socialmente pericolose o in circostanze specifiche regolate dall’autorità pubblica. Chi guida un veicolo, per esempio, è obbligato a portare con sé la patente, ma la stessa regola non si applica automaticamente alla carta d’identità per tutti gli altri cittadini.
Tuttavia, nel momento in cui le forze di polizia (come Polizia di Stato, Carabinieri o altre forze di pubblica sicurezza) richiedano l’identificazione, il cittadino è tenuto a fornire le proprie generalità in modo veritiero e, se in possesso, a esibire il documento di riconoscimento. Il rifiuto o la falsificazione delle generalità costituisce reato, come previsto dall’articolo 651 del Codice penale, con pene che possono arrivare fino a un mese di arresto o a un’ammenda fino a 206 euro.
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 8356/2022, ha ulteriormente chiarito che il rifiuto di mostrare la carta d’identità, quando questa è disponibile, integra il reato di rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale. In sostanza, pur non essendo obbligatorio portare sempre la carta d’identità, è obbligatorio esibirla quando richiesta, se si è in possesso del documento.
Procedure e sanzioni per chi affitta case per vacanze: la comunicazione delle generalità alla questura
Parallelamente al tema dell’identificazione personale, è importante ricordare gli obblighi dei proprietari o gestori di case e appartamenti per vacanze in materia di sicurezza pubblica. Secondo l’articolo 109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), chi affitta immobili per brevi periodi è tenuto a comunicare alle questure territorialmente competenti, entro 24 ore dall’arrivo degli ospiti, le generalità delle persone alloggiate. Per soggiorni inferiori a 24 ore, la comunicazione deve avvenire entro 6 ore.
La mancata comunicazione delle generalità costituisce un reato, sanzionato con l’arresto fino a tre mesi o un’ammenda fino a 206 euro, come stabilito dall’articolo 17 del TULPS. Tale obbligo si applica anche alle locazioni inferiori a 30 giorni, come confermato da un’interpretazione autentica del 2018.
Nonostante alcune modifiche legislative e semplificazioni degli adempimenti, l’obbligo di comunicazione rimane vigente e vincolante. La recentissima giurisprudenza ribadisce che la mancata comunicazione alla questura è una violazione rilevante dal punto di vista penale, e pertanto proprietari e gestori devono prestare particolare attenzione per evitare sanzioni.

Consigli pratici per evitare sanzioni durante un controllo(www.linkedincaffe.it)
In caso di controllo da parte di agenti di pubblica sicurezza, è importante seguire alcune semplici regole per evitare sanzioni o complicazioni:
- Se si possiede la carta d’identità o altro documento di identità, è obbligatorio esibirlo quando richiesto.
- Se non si ha il documento con sé, si deve comunque fornire le proprie generalità in modo veritiero e collaborare con le forze dell’ordine.
- Non si deve mai fornire informazioni false o fittizie, in quanto ciò costituisce un reato penale.
- Nel caso di affitto di immobili per vacanze, i proprietari o gestori devono sempre comunicare tempestivamente le generalità degli ospiti alla questura competente, rispettando i termini di legge.
Queste misure sono fondamentali per assicurare un rapporto corretto con le forze dell’ordine e per evitare sanzioni amministrative e penali, che in molti casi possono arrivare fino a 206 euro di multa o a conseguenze più gravi.

Quando è obbligatorio avere la carta d’identità e quali sono le responsabilità del cittadino(www.linkedincaffe.it) 









