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IMU: scadenza al 16 dicembre, ma in questi casi sarai esente dal pagamento

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IMU: scadenza 16 dicembre. Scopri quando l’abitazione principale è esente, i casi pratici per le coppie e cosa controllano i Comuni.

Con l’avvicinarsi del saldo IMU del 16 dicembre, la domanda più comune resta: sono davvero tenuto a pagare? La risposta passa da due elementi semplici residenza anagrafica e dimora abituale ma la loro verifica pratica può rivelarsi più complessa di quanto appaia sulla carta.

Negli ultimi anni la giurisprudenza ha ridisegnato i confini dell’agevolazione per la “prima casa”, spostando l’attenzione sull’effettiva frequentazione dell’immobile piuttosto che sulla composizione del nucleo familiare. Questo ha aperto scenari nuovi, ad esempio per coppie con residenze diverse o per chi acquista una casa nel corso dell’anno.

I Comuni, intanto, sono stati sollecitati a intensificare i controlli: non si tratta di scovare irregolarità, ma di accertare che l’esenzione corrisponda a un uso reale dell’immobile. Conservare documenti che provino la dimora (utenze, iscrizione scolastica, certificazioni lavorative) può mettere al riparo da contestazioni.

Quando l’esenzione dell’IMU si applica davvero

Il requisito chiave è che il possessore risieda anagraficamente e dimori abitualmente nell’immobile. Se queste due condizioni sussistono e l’immobile non è classificato come “di lusso”, l’IMU non è dovuta. Verifica subito l’iscrizione all’anagrafe del tuo Comune. L’esenzione non opera per le abitazioni classificate nelle categorie A/1, A/8 e A/9. Se la tua casa ricade in queste categorie, la regola dell’abitazione principale non eviterà il pagamento. È un controllo tecnico, ma decisivo.

La sentenza della Corte Costituzionale n. 209/2022 ha chiarito che ciascun coniuge può beneficiare dell’esenzione per la propria abitazione principale, anche se i due immobili sono diversi e situati in Comuni differenti, purché ciascuno abbia residenza e dimora abituale nel proprio immobile. Tuttavia, se i coniugi vivono realmente insieme in un unico immobile, non è possibile estendere l’esenzione a un secondo alloggio.

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Quando l’esenzione dell’IMU si applica davvero – linkedincaffe.it

Conserva bollette, iscrizioni scolastiche, contratti di lavoro o certificazioni mediche che attestino la presenza continuativa nell’immobile. I Comuni possono richiedere queste prove durante i controlli amministrativi. Questo piccolo dettaglio fa davvero la differenza in caso di accertamento. Bisogna aggiorna la residenza se serve e controlla la categoria catastale. Se emergono discrepanze, contatta l’ufficio tributi comunale per chiarire la situazione prima del versamento. Il tempo per correggere errori amministrativi esiste, ma non è infinito.

Se abiti effettivamente e sei iscritto all’anagrafe nella casa che dichiari come principale e non è una casa di lusso probabilmente non dovrai versare l’IMU il 16 dicembre. Per cui sistema subito la documentazione e verifica la tua posizione anagrafica. Un piccolo controllo oggi evita contestazioni domani.

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