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IIncidente, ora puoi chiedere il risarcimento anche per “sofferenza emotiva”: quanto spetta

incidente stradale e danniRisarcimento per danni morali in caso di indidente stradale - linkedincaffe.it

Il risarcimento per incidente stradale deve coprire anche il danno morale: c’è una nuova una valutazione tra lesioni e sofferenza emotiva.

La Corte di Cassazione ha recentemente emesso una sentenza fondamentale che ridefinisce i confini del diritto al risarcimento danni per incidente, includendo ora anche la liquidazione del danno per sofferenza emotiva. Il provvedimento n. 27102 del 9 ottobre 2025 conferma un principio cardine del diritto civile italiano: il risarcimento deve coprire non solo le lesioni fisiche, ma anche il disagio psicologico derivante dall’evento traumatico.

Danno biologico e danno morale: una distinzione imprescindibile

La controversia nasce da un caso concreto verificatosi a Belluno, città capoluogo della provincia veneta, nota per il suo contesto ambientale e storico, ma anche per l’efficienza della propria amministrazione giuridica. Una donna fu investita da un furgone mentre attraversava la strada. In primo grado, il Tribunale aveva escluso qualsiasi risarcimento, attribuendo tutta la responsabilità alla vittima. Tuttavia, in appello la situazione si ribaltò: la Corte d’Appello stabilì un concorso di colpa, riconoscendo il 70% di responsabilità alla donna e il 30% al conducente del veicolo. La donna ottenne così un risarcimento per danno non patrimoniale, corrispondente a diverse decine di migliaia di euro, ridotto poi proporzionalmente per il concorso di colpa.

Non soddisfatta, la vittima ricorse in Cassazione lamentando che la sentenza d’appello non avesse distinto e riconosciuto separatamente il danno morale da quello biologico. La Suprema Corte ha accolto questa osservazione, sottolineando la necessità di una valutazione distinta e puntuale delle diverse componenti del danno non patrimoniale, secondo quanto previsto dall’articolo 2059 del codice civile.

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I tipi di danni da risarcire in caso di incidente stradale – linkedincaffe.it

La sentenza della Corte di Cassazione ribadisce che il danno biologico riguarda la lesione all’integrità psicofisica, accertata attraverso criteri medico-legali, mentre il danno morale si riferisce al dolore, alla sofferenza interiore, alla paura e alla perdita di serenità che la vittima subisce in seguito all’incidente. È proprio questa componente emotiva che spesso viene sottovalutata o ignorata, ma che rappresenta una parte essenziale del pregiudizio subito dalla persona.

Ignorare il danno morale comporta, secondo la Corte, un risarcimento incompleto e non conforme al principio del risarcimento integrale sancito dalla Costituzione, in particolare dall’articolo 32 che tutela l’inviolabilità dell’integrità psicofisica della persona.

La Cassazione richiama inoltre l’articolo 2054 del codice civile, che disciplina la responsabilità nella circolazione dei veicoli, e l’articolo 1227, che regola il concorso di colpa. Di rilievo è la conferma del consolidato orientamento delle Sezioni Unite (sentenza n. 26972/2008), secondo cui il danno non patrimoniale si compone di più voci (biologico, morale, dinamico-relazionale) che devono essere valutate in modo unitario ma distinto, e adeguatamente motivate nelle sentenze di merito.

La liquidazione del danno tra tabelle milanesi e giurisprudenza

Sul piano pratico, la liquidazione del danno non patrimoniale avviene generalmente secondo le tabelle elaborate dal Tribunale di Milano, riconosciute come riferimento nazionale dalla Corte di Cassazione. Tali tabelle consentono di includere anche la sofferenza morale, anche in via presuntiva, facilitando così una più agevole quantificazione del danno emotivo.

La Corte ha evidenziato che la decisione della Corte d’Appello di Belluno, che aveva quantificato il risarcimento limitandosi a considerare il danno biologico senza esplicitare se la somma includesse anche il danno morale, era viziata da un errore di diritto. Di conseguenza, il procedimento è stato rinviato alla Corte d’Appello affinché, in diversa composizione, proceda a una nuova liquidazione del danno conforme ai criteri delle tabelle milanesi e tenendo conto espressamente anche del danno morale.

Questa pronuncia riafferma l’importanza di una valutazione esaustiva e dettagliata di tutte le componenti del danno subito dalla vittima, sottolineando come il risarcimento debba riflettere non solo la menomazione fisica, ma anche il disagio psicologico, vera e propria realtà tutelata dalla legge.

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