Con l’avvicinarsi del periodo natalizio, cresce l’attenzione verso la tredicesima mensilità, una voce fondamentale per molti lavoratori.
Sebbene spesso venga percepita come un bonus o una “gratifica natalizia”, la tredicesima ha caratteristiche e modalità di calcolo specifiche che ne determinano l’importo, generalmente inferiore a quello dello stipendio mensile ordinario. Ecco tutto ciò che c’è da sapere su quando arriva, come si calcola e perché può risultare più bassa rispetto alla paga normale.
La tredicesima mensilità è un emolumento obbligatorio per tutti i lavoratori subordinati con regolare contratto, sia a tempo indeterminato che determinato, full time o part-time. Anche i pensionati ne beneficiano, ricevendola insieme al cedolino di dicembre. La sua erogazione avviene prevalentemente nel mese di dicembre, ma la data precisa può variare in base al settore di impiego e al datore di lavoro.
Per i dipendenti pubblici e i pensionati, la tredicesima viene generalmente accreditata entro la metà di dicembre, spesso il primo giorno del mese per i pensionati. Nel settore privato, invece, il pagamento può essere dilazionato tra il 15 e il 24 dicembre, a seconda del calendario interno dell’azienda e degli accordi contrattuali.
A differenza della tredicesima, la quattordicesima mensilità non è obbligatoria per legge ma è prevista solo in alcuni Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL), in particolare nei settori del terziario, del commercio, della chimica, dell’autotrasporto, della logistica, dell’alimentare, delle pulizie e del turismo. La quattordicesima viene solitamente corrisposta tra giugno e luglio, come sostegno al reddito estivo.
Il calcolo della tredicesima: perché è più bassa dello stipendio
Contrariamente a quanto si pensa, la tredicesima non corrisponde sempre a un importo pari a una mensilità intera dello stipendio. Questo perché il suo ammontare viene “maturato” durante l’anno di riferimento, cioè dal 1° gennaio al 31 dicembre, accumulando un dodicesimo della retribuzione lorda per ogni mese lavorato.
Ogni mese viene quindi accantonato un rateo pari a 1/12 dello stipendio lordo, che alla fine dell’anno viene sommato per formare la somma totale versata a dicembre. Per questo motivo, chi ha lavorato solo per parte dell’anno, ad esempio assumendosi a aprile, riceverà una tredicesima proporzionale ai mesi effettivamente lavorati (in questo caso 8/12).
Un altro motivo per cui la tredicesima può risultare inferiore allo stipendio standard riguarda le componenti della retribuzione considerate nel calcolo. Non tutte le voci che compongono la busta paga mensile vengono infatti incluse: non sono considerate le indennità non obbligatorie o le detrazioni fiscali, il che fa sì che la somma percepita sia spesso più contenuta rispetto all’ultima mensilità dell’anno.
Nel caso di lavoratori part-time, il calcolo tiene conto non solo dei mesi lavorati ma anche del monte ore, pertanto un contratto al 50% comporterà una tredicesima pari a metà di quella di un dipendente full time.
Da sottolineare che anche i periodi di assenza retribuita – come congedo parentale, maternità, malattia, infortunio o congedo matrimoniale – concorrono alla maturazione dell’importo.

Possibilità di ricevere tredicesima e quattordicesima spalmate in busta paga(www.linkedincaffe.it)
Un aspetto che sta prendendo sempre più piede è la possibilità di ricevere la tredicesima e la quattordicesima non come mensilità separate, ma distribuite mensilmente in busta paga, aumentando così l’importo di ogni cedolino durante l’anno. Questa modalità non è vietata dalla legge, ma richiede un accordo scritto tra dipendente e datore di lavoro.
Questa soluzione può essere vantaggiosa per chi preferisce una liquidità costante e ha necessità di coprire spese regolari come mutui, bollette e rate di finanziamenti, evitando di dover gestire somme consistenti in un’unica soluzione. Tuttavia, non è sempre la scelta migliore per tutti, considerando anche le abitudini di spesa e la gestione del budget personale.

Quando arriva la tredicesima: date e destinatari(www.linkedincaffe.it) 









