Una nuova proposta di legge, mira a rivoluzionare il sistema degli sfratti per morosità nel mercato delle locazioni a lungo termine in Italia.
La misura prevede un iter accelerato per lo sfratto in caso di mancato pagamento del canone di affitto per due mesi consecutivi, con l’istituzione di un organismo specifico per snellire le procedure esecutive.
Il disegno di legge, attualmente in discussione presso il Senato, si propone di rispondere all’emergenza abitativa e alle difficoltà dei proprietari nel recuperare gli immobili, pur introducendo tutele per gli inquilini in stato di difficoltà economica.
Procedura di sfratto accelerata e nuova autorità esecutiva
Il cuore della proposta di Marcheschi consiste nell’istituzione di una procedura semplificata per lo sfratto, mediante la creazione di una nuova autorità denominata Autorità per l’esecuzione degli sfratti (AES), ispirata al modello finlandese. Secondo il testo, il proprietario potrà richiedere lo sfratto dopo soli due mesi di affitto non corrisposto. In seguito a un sollecito formale all’inquilino moroso, che avrà 15 giorni di tempo per regolarizzare la posizione, il proprietario potrà rivolgersi all’AES. Quest’ultima emetterà il titolo esecutivo per lo sfratto entro 7 giorni, accelerando notevolmente i tempi rispetto all’attuale iter giudiziario.
In caso di opposizione da parte dell’inquilino, la legge stabilisce che l’immobile dovrà essere liberato entro 30 giorni dalla decisione definitiva. La durata può estendersi fino a 90 giorni qualora venga dimostrata una temporanea comprovata difficoltà economica dell’inquilino, ad esempio a seguito di licenziamento, malattia grave o separazione legale.
Fondo nazionale per l’emergenza abitativa
Per garantire un sostegno concreto alle famiglie in difficoltà, il provvedimento prevede l’istituzione di un Fondo nazionale per l’emergenza abitativa. Potranno accedervi i soggetti con un ISEE fino a 12.000 euro che si trovino in situazioni di morosità causate da eventi imprevisti come crisi aziendale o motivi di salute. Tale fondo mira a prevenire lo sfratto e a favorire la stabilità abitativa di categorie vulnerabili.

Impatto sul mercato delle locazioni e reazioni (www.linkedincaffe.it)
Secondo Marcheschi, che ricopre anche il ruolo di capogruppo di Fratelli d’Italia nella 7ª Commissione Cultura e Patrimonio Culturale, la proposta incentiverebbe i proprietari a rimettere sul mercato gli immobili per locazioni a lungo termine, aumentando così l’offerta complessiva e contribuendo a una riduzione dei canoni di affitto. Spesso, infatti, la paura di morosità scoraggia i proprietari dall’affittare a lungo termine, preferendo soluzioni di affitti brevi, meno redditizie per le famiglie e i lavoratori fuori sede.
La proposta, però, ha suscitato un acceso dibattito. Mentre la maggioranza parlamentare ne apprezza l’efficacia e la capacità di sveltire le procedure, diverse associazioni di inquilini hanno annunciato una forte opposizione, sottolineando il rischio di aumentare l’instabilità abitativa e di esporre i soggetti più fragili a sfratti rapidi e ingiustificati.
Sanzioni per abusi nella procedura
Per evitare abusi, la legge prevede sanzioni severe per i proprietari che presentino dichiarazioni mendaci per ottenere lo sfratto accelerato: multe da 5.000 a 20.000 euro, con l’esclusione temporanea da agevolazioni fiscali e altri benefici legati alla gestione degli immobili. Questo meccanismo intende garantire che la procedura venga utilizzata esclusivamente in casi di reale morosità.

Affitto, novità in vista (www.linkedincaffe.it) 







