La Legge 104, fondamentale per l’assistenza e i diritti delle persone con disabilità in Italia, prevede una serie di agevolazioni fiscali.
Queste misure si rivolgono non solo alle persone con disabilità grave, come definito dall’articolo 3 della stessa legge, ma anche ai loro familiari e caregiver, estendendo così il supporto a chi assiste quotidianamente un soggetto con disabilità.
Le detrazioni fiscali previste dalla normativa sono particolarmente significative per chi realizza interventi di ristrutturazione edilizia volti a eliminare le barriere architettoniche in edifici già esistenti. Le spese ammesse riguardano esclusivamente lavori quali la realizzazione o l’adattamento di:
- scale,
- rampe,
- ascensori,
- servoscala,
- piattaforme elevatrici.
In particolare, l’articolo 16 bis del T.U.I.R. consente una detrazione IRPEF del 50% per queste tipologie di lavori, con un tetto massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare. Per gli interventi di ristrutturazione ordinaria e straordinaria non direttamente legati all’abbattimento delle barriere, la detrazione scende al 36%, con un limite di spesa di 48.000 euro.
È importante sottolineare che tali detrazioni sono parzialmente cumulabili con altri bonus edilizi, come il bonus mobili o il bonus energia. Inoltre, per la rimozione delle barriere architettoniche è stata introdotta una detrazione maggiorata che arriva al 75%, e fino all’80% se si tratta di interventi straordinari, estesa fino al 31 dicembre 2025.
Per poter usufruire di queste agevolazioni, gli interventi devono rispettare i requisiti tecnici indicati dal decreto Ministeriale del 14 giugno 1989, n. 236, che stabilisce le prescrizioni per garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici. Il rispetto di tali requisiti deve essere attestato da una specifica asseverazione rilasciata da tecnici abilitati.
Mutui agevolati: il Fondo Plafond Casa
Oltre alle detrazioni fiscali, la Legge 104 consente ai nuclei familiari con almeno un soggetto disabile di accedere a mutui agevolati attraverso il Fondo Plafond Casa, un’iniziativa promossa dalla Cassa Depositi e Prestiti in collaborazione con l’ABI (Associazione Bancaria Italiana).
I mutui possono essere richiesti per l’acquisto di immobili residenziali, preferibilmente abitazioni principali appartenenti alle classi energetiche A, B o C, oppure per interventi di ristrutturazione che migliorano l’efficienza energetica dell’immobile stesso. Gli importi massimi finanziabili sono:
- fino a 100.000 euro per lavori di ristrutturazione con incremento dell’efficienza energetica;
- fino a 250.000 euro per l’acquisto di immobili residenziali in classi energetiche elevate;
- fino a 350.000 euro per interventi congiunti di acquisto e ristrutturazione con miglioramento energetico.

La durata dei mutui (www.linkedincaffe.it)
La durata del finanziamento varia in base alla tipologia: 10 anni per i mutui destinati a lavori di efficienza energetica e fino a 30 anni per l’acquisto di immobili. Per accedere al Fondo è necessario rivolgersi a una banca aderente alla convenzione tra ABI e Cassa Depositi e Prestiti, presentando la documentazione che attesta la disabilità e lo stato di famiglia.
Tra i vantaggi aggiuntivi vi sono l’esenzione dal pagamento di imposta sostitutiva, imposta di registro, imposta ipotecaria, imposta catastale e imposta di bollo. Attualmente, istituti come Intesa Sanpaolo, Banco BPM e Crédit Agricole Italia offrono mutui conformi a queste condizioni agevolate.

Agevolazioni fiscali per l’eliminazione delle barriere architettoniche(www.linkedincaffe.it) 







