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Mutuo cointestato a coppia non sposata, che succede in caso di guai? Chi deve pagare

mutuo cointestato mancato pagamentoMutuo cointestato: rischi e problemi - Linkedincaffe.it

La cointestazione del mutuo tra conviventi comporta obblighi solidali verso la banca e consente detrazioni fiscali, ma espone entrambi a rischi in caso di insolvenza.

L’acquisto di una casa con mutuo cointestato a coppia non sposata rappresenta una scelta sempre più diffusa, ma cosa accade in caso di difficoltà nel rimborso? Il tema coinvolge aspetti giuridici e fiscali importanti, spesso poco conosciuti, soprattutto alla luce delle normative aggiornate riguardanti la detrazione fiscale degli interessi passivi sui mutui prima casa.

Mutuo cointestato e detrazioni fiscali: i principi aggiornati

Il mutuo ipotecario per l’acquisto della prima abitazione consente di beneficiare di una detrazione IRPEF al 19% sugli interessi passivi e sugli oneri accessori, purché l’immobile sia destinato ad abitazione principale entro un anno dall’acquisto. Tale agevolazione è valida anche per i mutui cointestati, inclusi quelli sottoscritti da coppie non sposate che acquistano insieme la casa.

Il mutuo deve essere stipulato entro 12 mesi dall’atto di compravendita e garantito da ipoteca sull’immobile acquistato. Il limite massimo per la detrazione degli interessi passivi è di 4.000 euro di interesse annuo, corrispondente a un risparmio fiscale massimo di 760 euro. Nel caso di mutuo cointestato, ciascun intestatario potrà detrarre la quota proporzionale di interessi in base alla propria partecipazione al finanziamento.

È importante sottolineare che nel caso in cui l’importo del mutuo superi il costo complessivo dell’immobile (comprensivo di spese notarili e oneri accessori), la detrazione sarà calcolata proporzionalmente al valore dell’immobile. Questo meccanismo garantisce che le agevolazioni fiscali non siano applicate su somme eccedenti il reale investimento immobiliare.

Quando un mutuo è cointestato a una coppia non sposata, entrambi i soggetti sono obbligati in solido nei confronti della banca. Ciò significa che in caso di inadempienza di uno dei due, l’istituto di credito può richiedere l’intero pagamento all’altro co-mutuatario. La banca non può agire separatamente, ma può rivalersi su entrambi per l’intero debito residuo.

mutuo cointestato come fare

Cosa succede con il mutuo cointestato – Linkedincaffe.it

In termini pratici, qualora uno dei due soggetti non riesca a far fronte alle rate, l’altro è tenuto a coprire la totalità dell’importo per evitare il rischio di pignoramenti o azioni esecutive sull’immobile. Successivamente, il soggetto che ha sostenuto l’intero pagamento potrà agire in via di regresso nei confronti del co-mutuatario inadempiente per ottenere la quota di sua spettanza.

Questa condizione comporta che, pur non essendo legalmente sposati, i due intestatari del mutuo condividono la responsabilità finanziaria in modo analogo a quanto previsto per i coniugi. È quindi fondamentale valutare attentamente la gestione del mutuo e le possibilità di rimborso di entrambi.

Dal punto di vista fiscale, la detrazione degli interessi passivi spetta a ciascun mutuatario in proporzione alla quota di mutuo sottoscritta, indipendentemente dallo stato civile. La normativa vigente non richiede che i soggetti siano sposati per accedere a questo beneficio, ma che l’immobile sia destinato ad abitazione principale da almeno uno degli intestatari.

Dal lato legale, la convivenza di fatto non attribuisce automaticamente diritti patrimoniali simili a quelli del matrimonio, ma la sottoscrizione di un mutuo cointestato obbliga entrambi a rispondere in solido del debito. In caso di separazione della coppia non sposata, la divisione del debito residuo e le modalità di gestione dell’immobile devono essere regolate da un accordo privato o, se necessario, da un procedimento giudiziario.

Si ricorda inoltre che in caso di acquisto in comunione, le spese accessorie come onorari notarili, imposte di registro e costi per la concessione del mutuo sono anch’esse detraibili nella misura del 19%, fino a un massimo complessivo, e che non rientrano in detraibilità le spese per assicurazioni immobiliari richieste dalla banca.

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