L’amministratore di condominio può nominare tecnici o professionisti senza l’approvazione dell’assemblea? Ecco cosa prevede la legge.
L’amministratore di condominio, figura fondamentale per la gestione e l’amministrazione degli edifici condominiali, ha precisi poteri e limiti definiti dal Codice Civile e dalla normativa vigente. In particolare, è importante chiarire che la possibilità di incaricare tecnici o professionisti senza passare dall’assemblea dipende dalla natura dell’intervento o della prestazione richiesta.
Secondo l’articolo 1130 del Codice Civile, l’amministratore ha il compito di eseguire le deliberazioni dell’assemblea, curare l’uso delle parti comuni e provvedere all’ordinaria amministrazione. Quest’ultimo aspetto, ossia l’ordinaria amministrazione, è il campo entro cui l’amministratore può agire autonomamente, compresa la nomina di professionisti per interventi di manutenzione ordinaria o per consulenze immediate che non comportino spese rilevanti o modifiche strutturali.
Tuttavia, per quanto riguarda la nomina di tecnici per interventi straordinari o spese di una certa entità, l’amministratore deve necessariamente ottenere il via libera dall’assemblea. Questo perché tali decisioni incidono sul bilancio condominiale e sulle quote di spesa a carico dei condomini, rendendo indispensabile una valutazione collegiale e una delibera formale.
Il ruolo e i poteri dell’amministratore nella nomina di tecnici e professionisti
Esistono situazioni in cui l’amministratore può procedere autonomamente con la nomina di professionisti senza attendere la convocazione dell’assemblea, soprattutto in presenza di urgenze o per la tutela immediata degli interessi del condominio. Ad esempio, in caso di emergenze come danni improvvisi a impianti o strutture comuni, l’amministratore può incaricare tecnici per valutazioni o interventi urgenti, evitando ritardi che potrebbero aggravare i danni.
Inoltre, l’attuale prassi amministrativa e alcune pronunce della Corte di Cassazione hanno confermato che per l’ordinaria amministrazione, che comprende anche la nomina di professionisti per interventi di routine o per la gestione di servizi condominiali, l’amministratore dispone di ampi margini di autonomia.
È però fondamentale che, in situazioni di spese significative o di interventi straordinari, l’amministratore riferisca tempestivamente all’assemblea la natura e l’entità delle nomine effettuate, per garantire trasparenza e correttezza nella gestione dei fondi condominiali.

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Per evitare contestazioni e controversie, è consigliabile che l’amministratore mantenga una comunicazione costante e dettagliata con i condomini, illustrando motivazioni e necessità delle nomine di tecnici o professionisti. La trasparenza è un elemento chiave per consolidare la fiducia e prevenire liti.
Inoltre, è opportuno che l’amministratore verifichi sempre il regolamento di condominio, che può prevedere specifiche norme in merito alla nomina di professionisti e alla gestione delle spese. Il regolamento, infatti, può integrare e precisare le disposizioni di legge, stabilendo limiti o modalità particolari di intervento.
Infine, alla luce delle più recenti innovazioni normative e degli orientamenti giurisprudenziali emersi fino al 2025, si raccomanda agli amministratori di aggiornarsi costantemente e, se necessario, di consultare un legale esperto in diritto condominiale, per assicurare una gestione conforme alle norme e agli interessi collettivi.

Condominio e incarichi a professionisti: quando l'amministratore sta abusando del suo potere - linkedincaffe.it










