Diritti

Allarme pensioni, se non presenti questa dichiarazione rischi di perderla

il calcolo della pensione con pochi contributiChi è obbligato a presentare il modello RED? - linkedincaffe.it

È in corso la campagna annuale per la presentazione della dichiarazione della situazione reddituale (modello RED).

Il termine ultimo per inviare la documentazione relativa ai redditi percepiti nel 2023 è fissato al 31 marzo 2025. La mancata presentazione del modello comporta il rischio concreto di sospensione delle pensioni e degli assegni sociali, un avvertimento che l’istituto previdenziale rinnova con forza ogni anno.

Secondo la circolare INPS n. 195 del 30 novembre 2015, devono presentare la dichiarazione RED tutti coloro che ricevono prestazioni legate al reddito e che non presentano una dichiarazione dei redditi ordinaria tramite modello 730 o modello Redditi. In particolare, sono obbligati:

  • Coloro che percepiscono oltre alla pensione anche altri redditi non dichiarati fiscalmente, come interessi bancari, titoli di Stato (BTP, CCT), investimenti o redditi soggetti a ritenuta alla fonte;
  • Chi non ha altri redditi personali ma convive con un coniuge o un familiare i cui redditi, pur non dichiarati all’Agenzia delle Entrate, incidono sulla prestazione percepita;
  • I pensionati con redditi da lavoro autonomo cumulati alla pensione;
  • Persone con meno di 76 anni titolari di prestazioni collegate al reddito;
  • Pensionati con più di 75 anni che hanno redditi aggiuntivi o un familiare con meno di 76 anni nel nucleo reddituale.

Queste condizioni riflettono l’attenzione dell’INPS nel garantire che le prestazioni assistenziali siano erogate solo a chi ne ha effettivamente diritto.

Come e quando presentare la dichiarazione all’INPS

La trasmissione del modello RED può essere effettuata esclusivamente tramite il portale online dell’INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS. In alternativa, è possibile affidare la pratica a un professionista abilitato, firmando un mandato specifico. È importante sottolineare che l’INPS non invia comunicazioni cartacee per sollecitare la dichiarazione, motivo per cui è consigliabile non sottovalutare la scadenza.

La presentazione deve avvenire entro il 31 marzo del secondo anno successivo a quello cui i redditi si riferiscono: per la campagna in corso, quindi, entro il 31 marzo 2025 per i redditi 2023. Il mancato invio può comportare la sospensione temporanea o definitiva delle prestazioni.

A partire dal 2027, infatti, l’aumento di tre mesi previsto per l’accesso alla pensione sarà parzialmente bloccato, ma con eccezioni significative

Prestazioni soggette all’obbligo di dichiarazione RED(www.linkedincaffe.it)

Sono tenuti a presentare il modello RED i beneficiari di specifiche prestazioni previdenziali e assistenziali, tra cui:

  • maggiorazioni sociali;
  • integrazione al trattamento minimo;
  • assegno di invalidità e pensione di invalidità civile;
  • trattamenti di famiglia;
  • pensioni e assegni sociali;
  • quattordicesima mensilità sulla pensione.

Queste prestazioni sono legate al reddito personale o familiare e la loro erogazione è condizionata alla verifica annuale della situazione economica.

Rischi per gli anziani: attenzione ai furti e alle truffe

In parallelo alla campagna RED, le autorità locali hanno segnalato un aumento di episodi di furto con destrezza ai danni di anziani nei pressi dei supermercati e in altri luoghi pubblici. L’assessore alla sicurezza Luca Bartolini ha richiamato l’attenzione sulla tecnica dello “scippo con abbraccio” e sulla necessità di diffidare da chi si avvicina con eccessiva confidenza o offre aiuti non richiesti. In caso di sospetti o furti, è fondamentale contattare subito le Forze dell’Ordine per denunciare l’accaduto e facilitare l’identificazione dei responsabili.

Questa raccomandazione si inserisce in un quadro di tutela complessiva degli anziani, che include anche l’attenzione alla corretta gestione delle pratiche amministrative come la dichiarazione RED, essenziale per la continuità delle loro prestazioni economiche.

Nuove frontiere dell’abitare per gli anziani benestanti

Parallelamente alle tematiche previdenziali, si sta sviluppando in Italia un fenomeno innovativo nel settore dell’abitare per la terza età. Non si tratta più solo di case di riposo o RSA, ma di condomini di lusso per anziani che offrono servizi esclusivi come chef, attività sportive (pilates, piscina, Nordic walking), laboratori culturali e feste sociali. Questi complessi, presenti da Trieste a Bari, rispondono alle esigenze di anziani autonomi e benestanti che desiderano un ambiente protetto ma stimolante.

L’ad di Specht Group Italia, Luca Landini, ha annunciato che nel 2026 saranno inaugurate tre nuove strutture, evidenziando come il 25% degli anziani residenti nelle RSA sia autosufficiente ma spesso privo di alternative abitative. Il costo mensile per queste residenze varia tra 2.000 e 3.500 euro, con opzioni di mezza o pensione completa e servizi di assistenza personalizzata, compresi gerontologi e fisioterapisti.

Queste strutture rappresentano un modello innovativo di “senior living”, ispirato a esperienze internazionali e pensato per mantenere attiva la vita sociale e fisica degli anziani, contrastando la solitudine e supportando il loro benessere emotivo.

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