Economia

Pagamento Assegno d’inclusione a ottobre 2025: le date ufficiali che tutti vogliono conoscere

A partire dal 2027, infatti, l’aumento di tre mesi previsto per l’accesso alla pensione sarà parzialmente bloccato, ma con eccezioni significativeIl blocco graduale dell’adeguamento dei requisiti pensionistici(www.linkedincaffe.it)

Nell’ambito della riforma previdenziale, si prevede un rallentamento nell’adeguamento dei requisiti pensionistici.

A partire dal 2027, infatti, l’aumento di tre mesi previsto per l’accesso alla pensione sarà parzialmente bloccato, ma con eccezioni significative per alcune categorie di lavoratori, in particolare quelli definiti “precoci” e coloro che svolgono attività considerate usuranti.

La decisione è stata formalizzata nella risoluzione di maggioranza sul piano dei conti pubblici, approvata recentemente sia alla Camera sia al Senato con un testo identico. Il meccanismo di blocco si articolerà in due fasi distinte: nel 2027 sarà congelato uno dei tre mesi di incremento previsti dall’adeguamento automatico alla speranza di vita, mentre l’anno successivo è previsto un ulteriore intervento che potrebbe fermare uno o entrambi i mesi residui.

L’obiettivo principale è bilanciare la necessità di garantire un trattamento previdenziale più equo a chi ha svolto lavori particolarmente gravosi o ha iniziato l’attività lavorativa in giovane età, senza compromettere la sostenibilità finanziaria della manovra economica nel suo complesso. In questo senso, i tecnici del Governo sono impegnati nel definire con precisione sia la platea dei beneficiari sia la misura dell’agevolazione, in modo da tutelare i lavoratori “meritevoli” senza creare squilibri nel bilancio pubblico.

Il ruolo della mediazione politica e le divergenze nella maggioranza

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha svolto un ruolo centrale nella mediazione che ha consentito di inserire tale intervento previdenziale nella legge di bilancio. Durante l’audizione congiunta davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, Giorgetti ha sottolineato come il criterio guida dell’operazione sia proprio la tutela dei lavoratori più penalizzati da una normativa che tende ad allungare progressivamente l’età pensionabile.

Tuttavia, all’interno della maggioranza, la proposta ha incontrato resistenze, soprattutto da parte di Fratelli d’Italia e Forza Italia. Quest’ultima, in particolare, avrebbe preferito destinare tutte le risorse disponibili al taglio dell’Irpef, con l’obiettivo di estendere il secondo scaglione fino ai redditi di 60.000 euro. Tale scelta, però, avrebbe comportato un costo annuo di circa 2,5 miliardi di euro, superando il budget previsto per la previdenza e rendendo necessaria una mediazione politica per equilibrare le diverse priorità.

Il Governo intende mantenere una particolare attenzione verso i lavoratori precoci – coloro che hanno iniziato a lavorare molto giovani

Focus sulle categorie interessate: lavoratori precoci e usuranti (www.linkedincaffe.it)

Il Governo intende mantenere una particolare attenzione verso i lavoratori precoci – coloro che hanno iniziato a lavorare molto giovani e che spesso si trovano ad affrontare carichi lavorativi gravosi per molti anni – e i lavoratori impegnati in attività usuranti, che sono soggetti a condizioni di lavoro particolarmente difficili e che, per questo motivo, meritano un trattamento previdenziale più favorevole.

Questa distinzione è fondamentale per evitare un innalzamento indiscriminato dell’età pensionabile, che potrebbe penalizzare ulteriormente chi ha già affrontato anni di lavoro duro o precoce. La definizione puntuale della platea dei beneficiari e delle modalità di applicazione dell’agevolazione è ancora in fase di elaborazione, ma l’intenzione è quella di fornire un sistema più flessibile e adeguato alle diverse situazioni lavorative.

La riforma pensionistica si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso la sostenibilità del sistema previdenziale italiano, che deve fare i conti con l’allungamento della vita media e con le esigenze di un mercato del lavoro in continua trasformazione. L’attenzione rivolta ai “meritevoli” rappresenta un tentativo di coniugare equità sociale e rigore finanziario, un equilibrio delicato che richiede una gestione attenta e pragmaticamente orientata.

In parallelo, si sta lavorando su altre misure fiscali e previdenziali, come la rottamazione delle cartelle esattoriali, che condividono con la riforma delle pensioni un principio comune di selettività e di targeting delle risorse verso chi ne ha più bisogno o merita un sostegno. Questi interventi rappresentano un tassello fondamentale nelle strategie di politica economica e sociale del Governo, chiamato a rispondere alle sfide poste dall’evoluzione demografica e dalle esigenze di crescita del Paese.

Change privacy settings
×