Economia

Invalidità al 67%, quanto puoi avere di pensione e quali agevolazioni ti spettano

Invalidità al 67%, quanto puoi avere di pensionePensione e agevolazioni con la legge 104 - linkedincaffe.it

La Legge 104 e la pensione di invalidità sono due dei sostegni economici più importanti per i soggetti disabili in Italia.

Quando si parla di invalidità civile, ogni percentuale è una soglia che separa la normalità da un percorso burocratico necessario per ottenere il sostegno necessario. Chi presenta una ridotta capacità lavorativa, fisica o psichica, può richiedere una valutazione ufficiale, sottoponendosi all’accertamento sanitario dell’INPS.

Il riconoscimento di un’invalidità pari o superiore al 33% consente già l’accesso a determinate prestazioni, ma è dal 67% che si ottengono i principali benefici. Questa percentuale indica una riduzione significativa della capacità lavorativa e consente di accedere a sussidi e agevolazioni previste dalla legge.

Quali sono le agevolazioni col 67%

L’Assegno Ordinario di Invalidità rappresenta una delle misure più importanti per chi ha una capacità lavorativa ridotta di oltre i due terzi. Per ottenerlo servono almeno cinque anni di contributi, di cui tre negli ultimi cinque e nel 2025 l’importo mensile è di 332,77 euro.

Invalidità al 67%, quanto puoi avere di pensione

Agevolazioni per abbattere le barriere architettoniche – linkedincaffe.it

L’assegno viene riconosciuto per tre anni, è compatibile con un’attività lavorativa e può essere rinnovato, ma non è cumulabile con l’indennità di disoccupazione. Al raggiungimento dell’età pensionabile, la misura si trasforma automaticamente in pensione di vecchiaia, previa cessazione del lavoro e con i requisiti contributivi maturati.

Accanto al sostegno economico, l’invalidità al 67% garantisce importanti agevolazioni sanitarie, come l’esenzione totale dal pagamento del ticket per visite ed esami. A partire dal 33%, inoltre, è prevista la fornitura gratuita di ausili e protesi, coerenti con la diagnosi indicata nel verbale medico.

Sul piano lavorativo, la stessa percentuale consente l’iscrizione nelle liste speciali per il collocamento mirato presso i Centri per l’Impiego, agevolando l’assunzione di persone con disabilità. Con un’invalidità pari o superiore al 60%, si rientra anche nelle categorie protette, mentre dal 51% si ha diritto al congedo per cure.

I dipendenti pubblici con invalidità al 67% possono anche scegliere con priorità la sede di lavoro, purché siano titolari di Legge 104. Chi è affetto da gravi patologie è inoltre escluso dall’obbligo di reperibilità durante le visite fiscali, una tutela spesso poco conosciuta.

Sul fronte fiscale, gli invalidi al 67%, beneficiano di detrazioni per spese mediche, riabilitative e agevolazioni su trasporti e parcheggi, in base al reddito. Le agevolazioni includono anche tariffe ridotte per i mezzi pubblici e la possibilità di ottenere un contrassegno per la mobilità agevolata.

Un ulteriore vantaggio è il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche, che permette di detrarre fino al 75% delle spese per rampe, ascensori e servoscala. L’intervento deve essere documentato con apposita asseverazione e i pagamenti devono essere tracciabili tramite bonifico parlante.

Infine, chi ha un’invalidità civile al 67% può anche accedere ai benefici della Legge 104, come permessi retribuiti e priorità nell’assistenza ai familiari. Tuttavia, il riconoscimento non è automatico e richiede una valutazione specifica della condizione individuale da parte dell’INPS.

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