Economia

Niente data Assegno Unico di ottobre, Inps allo scoperto sul motivo del mancato pagamento

Molte famiglie segnalano ancora l’assenza della data di accredito sul proprio Fascicolo Previdenziale, generando dubbi e incertezze.Modalità di erogazione dell’Assegno Unico e Universale(www.linkedincaffe.it)

Con il mese di ottobre in corso, l’Assegno Unico e Universale, sta vedendo progressivamente l’erogazione dei pagamenti da parte dell’INPS.

Molte famiglie segnalano ancora l’assenza della data di accredito sul proprio Fascicolo Previdenziale, generando dubbi e incertezze. L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha chiarito che questa situazione è del tutto normale per alcune categorie specifiche di beneficiari e che i pagamenti saranno effettuati entro la fine del mese.

L’Assegno Unico e Universale viene riconosciuto a tutte le famiglie con figli a carico fino al compimento dei 21 anni e, senza limiti di età, ai figli con disabilità. L’assegno è corrisposto mensilmente e rappresenta una misura fondamentale per il sostegno alla genitorialità e alla natalità, semplificando e potenziando gli interventi economici destinati ai nuclei familiari.

L’INPS eroga il beneficio in due fasi distinte:
– La prima riguarda i beneficiari con importi regolari e invariati, che ricevono l’accredito intorno alla metà del mese. Per ottobre 2025, le date ufficiali di pagamento sono state il 20 e il 21 ottobre, con alcuni accrediti anticipati già a partire dal 17.
– La seconda fase è riservata a chi ha avuto variazioni di importo, attende la prima rata o ha subito conguagli a credito o a debito. In questo caso, il pagamento viene effettuato nell’ultima settimana del mese, ma senza specificare date precise.

Chi deve aspettare e perché i pagamenti tardano

L’INPS ha spiegato che l’assenza della data di pagamento sul Fascicolo Previdenziale è normale per chi si trova in alcune condizioni particolari, che richiedono tempi più lunghi per l’elaborazione della pratica. In particolare, il ritardo riguarda:
Variazioni recenti dell’ISEE, che necessitano di un aggiornamento degli importi spettanti;
Conguagli a credito o a debito relativi a mensilità precedenti;
– chi ha presentato domanda di Assegno Unico a settembre e attende la prima rata;
– modifiche nella composizione del nucleo familiare, come nuove nascite, cessazione di diritti o cambi di residenza.

In queste circostanze, l’INPS deve calcolare il nuovo importo dovuto e predisporre l’accredito aggiornato, un processo che può richiedere qualche giorno in più. La data di pagamento sarà visibile sul Fascicolo Previdenziale nei giorni immediatamente precedenti l’accredito o direttamente al momento dell’erogazione. L’Istituto assicura comunque che il pagamento arriverà entro il 31 ottobre, rispettando la scadenza prevista.

L’Assegno Unico e Universale è riconosciuto a tutti i genitori e tutori che esercitano la responsabilità genitoriale, indipendentement

L’Assegno Unico: requisiti e importi aggiornati (www.linkedincaffe.it)

L’Assegno Unico e Universale è riconosciuto a tutti i genitori e tutori che esercitano la responsabilità genitoriale, indipendentemente dalla convivenza con i figli, e si rivolge a diverse categorie lavorative: dipendenti, autonomi, pensionati, disoccupati e inoccupati. Per accedere al beneficio è necessario possedere requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno in Italia, oltre a essere soggetti al pagamento dell’Irpef.

L’importo spettante varia in base a molteplici fattori:
– La situazione economica del nucleo familiare, determinata dall’ISEE presentato;
– Il numero e l’età dei figli a carico;
– Eventuali condizioni di disabilità dei figli;
– Presenza di nuclei numerosi o madri giovani (sotto i 21 anni);
– Eventuali conguagli e maggiorazioni previste dalla normativa.

Per chi non presenta un ISEE o ha un valore superiore alla soglia di 45.939,56 euro, l’assegno è comunque riconosciuto in misura minima, garantendo così l’universalità della misura.

Le modalità di pagamento sono diverse, a scelta del richiedente: accredito su conto corrente bancario o postale, libretto di risparmio con IBAN, carta di credito o debito con IBAN, o bonifico domiciliato presso lo sportello postale. È inoltre possibile richiedere l’erogazione in pari misura tra entrambi i genitori, o in caso di affidamento esclusivo, il pagamento del 100% al genitore affidatario.

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