Economia

Esperta di finanza: “Non è consigliabile tenere tutti i soldi sotto il materasso. Ecco quale sarebbe l’ideale”

Iwg, leader globale nelle soluzioni di spazi di lavoro flessibili, ha aggiornato le sue analisi tramite l’Hybrid Working Calculator, uno strumentoLa raccomandazione del BCE sul contante in casa(www.linkedincaffe.it)

In un contesto di digitalizzazione dei pagamenti, la (BCE) ha recentemente emanato una raccomandazione sul denaro contante in casa.

Questa indicazione, che si inserisce in contrapposizione all’uso sempre più diffuso di sistemi di pagamento elettronico come Bizum o pagamenti mobili, è stata approfondita dall’esperta di finanza Natalia Lara durante la trasmissione “Fin de Semana” condotta da Cristina López Schlichting.

Secondo quanto spiegato da Lara, il BCE suggerisce di detenere tra i 70 e i 100 euro in contanti per persona, una cifra calcolata per far fronte a eventuali emergenze della durata di circa 72 ore. L’obiettivo è garantire una base di liquidità immediatamente disponibile in situazioni di crisi, come quelle vissute durante la crisi finanziaria del 2008, la pandemia di COVID-19, conflitti armati o blackout estesi che potrebbero compromettere l’accesso ai sistemi bancari digitali.

Questa raccomandazione nasce da un’analisi dettagliata condotta dagli economisti del BCE Francesca Faella e Alejandro Zamora-Pérez, che nel bollettino economico dell’istituto sottolineano come il contante rappresenti un elemento cruciale per la preparazione nazionale alle crisi. Il contante, infatti, si configura come un “asset rifugio” e uno strumento di pagamento di emergenza indispensabile per coprire le esigenze quotidiane in situazioni di emergenza.

Privacy e autonomia: i vantaggi dell’uso del contante

Oltre alla sua funzione di riserva di emergenza, il contante offre altri vantaggi fondamentali, tra cui la certezza del valore e l’accesso immediato senza necessità di dispositivi tecnologici. Un aspetto particolarmente rilevante sottolineato da Natalia Lara riguarda la privacy. Contrariamente ai pagamenti elettronici, che lasciano tracce dettagliate sulle abitudini di spesa, il contante è meno rintracciabile.

“Il denaro contante garantisce una maggiore privacy rispetto a ciò che offrirà l’euro digitale o anche solo il pagamento con carta,” ha spiegato l’esperta, ricordando come i pagamenti digitali permettano già di conoscere non solo dove e quanto si è speso, ma anche cosa si è acquistato.

La legge fissa termini rigorosi per esercitare il diritto di revoca. Per l’ingratitudine, la domanda deve essere proposta entro un anno dalla conoscenza

Oro e altri beni tangibili come protezione patrimoniale(www.linkedincaffe.it)

Nonostante i benefici del contante, Lara sconsiglia di conservare grandi somme di denaro in casa per evitare rischi di furti o incidenti domestici. Il consiglio è di lasciare in banca solo la somma necessaria per i pagamenti domiciliati, utilizzando il contante per le spese quotidiane come la spesa o una cena fuori. Questa strategia minimizza la vulnerabilità legata a eventuali malfunzionamenti tecnologici, come dimostrato dal recente blackout dei server di Amazon che ha paralizzato per ore i sistemi di pagamento elettronico.

Per somme più ingenti che non si vogliono mantenere in banca, l’esperta suggerisce di investire in beni tangibili, con una preferenza marcata per l’oro. Rispondendo a un’ipotesi di possesso di 100.000 euro in contanti, Lara ha affermato senza esitazioni: “Se avessi 100.000 euro in contanti, li convertirei in oro”. L’oro, infatti, non solo rappresenta un valore rifugio durante le turbolenze economiche, ma può anche fungere da moneta di scambio in scenari di crisi prolungata.

Contante come strumento di resilienza economica nei blackout

La raccomandazione del BCE si fonda sull’evidenza storica che la domanda di contante aumenta sensibilmente nei momenti di instabilità. Episodi emblematici includono la crisi finanziaria globale del 2008, la crisi del debito in Grecia nel 2014-2015, l’inizio della pandemia e l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022 con l’aumento del rischio di attacchi informatici.

Un caso particolarmente significativo è stato il blackout che ha interessato la penisola iberica, durante il quale il volume di transazioni con carta in Spagna è crollato tra il 41% e il 42% nelle zone colpite, mentre il commercio elettronico ha subito un calo del 54%. In un solo giorno il consumo totale è diminuito del 34%, con POS, ATM e servizi come Bizum inutilizzabili per ore. In tale contesto, il contante si è rivelato l’unico mezzo di pagamento accessibile per una vasta porzione della popolazione.

Il BCE stima che la perdita diretta per il PIL a causa di questo blackout si aggiri tra i 400 e i 1.600 milioni di euro, confermando l’importanza di mantenere una riserva di contante per far fronte a emergenze impreviste ed evitare paralisi economiche.

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