Economia

Flat Tax, cambiamenti massicci sulle retribuzioni: benefici previsti e chi vi rientra

Il contratto di mutuo si stipula davanti a un notaio con la presenza del cliente e della banca. Contestualmente si costituisce l’ipotecaFlat tax per premi di produttività, lavoro notturno e rinnovi contrattuali(www.linkedincaffe.it)

Il Ddl Bilancio 2026 introduce flat tax su premi, straordinari e rinnovi contrattuali, alleggerendo il carico fiscale.

Il disegno di legge di Bilancio 2026 apre nuovi scenari in materia di retribuzioni e fiscalità del lavoro dipendente per incentivare i rinnovi contrattuali e la produttività, introducendo una serie di imposte sostitutive a favore di lavoratori e imprese. Il provvedimento, approvato dal Governo Meloni lo scorso 17 ottobre e ora all’esame del Senato, si inserisce in una strategia più ampia di sostegno al potere d’acquisto e di promozione della crescita economica, in linea con il programma dell’esecutivo.

Una delle novità più rilevanti riguarda l’ampliamento dell’uso delle tasse piatte nel lavoro dipendente. L’articolo 4 del Ddl stabilisce un prelievo sostitutivo ridotto al 1% sui premi di produttività erogati nel 2026 e nel 2027, con un tetto massimo agevolabile che passa da 3.000 a 5.000 euro annui. Questa misura intende incentivare le aziende a legare maggiormente la retribuzione alla performance, alleggerendo il carico fiscale sui premi.

Un’aliquota agevolata del 15% sarà applicata per il 2026 alle somme fino a 1.500 euro destinate a indennità di turno, maggiorazioni per lavoro notturno e festivo, per i lavoratori con reddito fino a 40.000 euro. Il meccanismo ricorda il trattamento già previsto per il settore turismo, dove i lavoratori beneficiano di una tassazione ridotta pari al 15% per lavoro straordinario, notturno o festivo.

Parallelamente, è previsto un prelievo sostitutivo del 5% sugli aumenti salariali derivanti dai rinnovi dei Contratti collettivi nazionali di lavoro (Ccnl) firmati nel 2025 e 2026, riservato ai dipendenti del settore privato con reddito fino a 28.000 euro. Questa disposizione, fortemente voluta da alcune sigle sindacali, vuole favorire l’adeguamento delle retribuzioni al costo della vita e promuovere un legame più stretto tra salari e produttività.

Nel comparto pubblico, un’aliquota agevolata del 15% interesserà il salario accessorio dei dipendenti non dirigenti, entro un limite di 800 euro e per buste paga lorde annue fino a 50.000 euro.

Riduzioni fiscali e incentivi per il lavoro: un quadro complessivo

L’iniziativa fiscale si inserisce in un pacchetto più ampio di misure previste dalla legge di Bilancio, che punta a rafforzare il potere d’acquisto delle famiglie e a stimolare l’occupazione, soprattutto giovanile e femminile. Tra le novità più significative spicca la riduzione dell’aliquota IRPEF dal 35% al 33% per i redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro, una mossa che mira a sostenere una fascia ampia di lavoratori dipendenti e autonomi.

Nonostante la conferma del beneficio anche per il prossimo anno, resta ancora in sospeso l’erogazione della ricarica 2025

La Carta Dedicata a Te: conferme per il 2026(www.linkedincaffe.it)

Contestualmente, per il biennio 2026-2027, la carta “Dedicata a te” viene rifinanziata con 500 milioni di euro all’anno per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità da parte di famiglie a basso reddito. Altri interventi riguardano l’aumento dell’esenzione per i buoni pasto elettronici da 8 a 10 euro e la proroga di detrazioni fiscali per ristrutturazioni ed efficientamento energetico, confermando le aliquote attuali fino al 2026.

Per le imprese, il testo di Bilancio introduce una maggiorazione degli ammortamenti fino al 180% per investimenti in beni strumentali nuovi nel 2026, con incentivi ulteriori per quelli “green”. È inoltre prevista una nuova definizione agevolata delle cartelle esattoriali, che consente di estinguere debiti fiscali senza sanzioni o interessi.

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