La Legge di Bilancio 2026 conferma la detrazione Irpef per mobili ed elettrodomestici efficienti, con tetto spesa a 5.000 euro e pagamenti tracciabili obbligatori.
La Legge di Bilancio 2026 ha confermato la proroga del Bonus Mobili, l’agevolazione fiscale che permette di usufruire di una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati all’arredo di immobili oggetto di interventi di ristrutturazione edilizia. Dopo il rinnovo già previsto per il 2025, anche per il 2026 restano invariate le condizioni per accedere a questo incentivo, che si conferma uno strumento importante per sostenere le famiglie italiane nel rinnovo degli ambienti domestici.
Come funziona il Bonus Mobili e chi può usufruirne
Il Bonus Mobili è riservato ai contribuenti che realizzano interventi di recupero edilizio, come manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti o parti comuni di edifici residenziali. Per poter richiedere la detrazione è indispensabile che l’inizio dei lavori edilizi sia antecedente all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, in particolare a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente rispetto a quello dell’acquisto.
Possono beneficiare dell’agevolazione anche coloro che eseguono lavori su più unità immobiliari, potendo così usufruire più volte del bonus, nel limite di spesa fissato per ogni singola unità immobiliare o parte comune ristrutturata.
L’incentivo copre l’acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici con specifiche classi energetiche minime, stabilite per garantire efficienza e risparmio energetico: classe A per i forni, classe E per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie, classe F per frigoriferi e congelatori. Tra i mobili agevolabili figurano letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, divani, poltrone, materassi e apparecchi di illuminazione funzionali all’arredo.
Il tetto massimo di spesa per il quale si può ottenere la detrazione nel 2025 e nel 2026 è stato confermato a 5.000 euro. Questa soglia è stata progressivamente ridotta negli ultimi anni: si è passati dai 16.000 euro del 2021 agli 8.000 euro del 2023, fino agli attuali 5.000 euro. La detrazione del 50% viene ripartita in dieci quote annuali di pari importo.
Per usufruire del Bonus, i pagamenti devono essere effettuati esclusivamente tramite strumenti tracciabili, come bonifico bancario o postale, carta di debito o di credito. Sono esclusi i pagamenti in contanti, assegni bancari o altri mezzi non tracciabili. Questo requisito è fondamentale per garantire la regolarità dell’agevolazione e la possibilità di dimostrare la spesa sostenuta.
Anche gli acquisti online e quelli effettuati con pagamento a rate mediante finanziamento sono ammessi, purché rispettino le modalità di pagamento tracciabile.

Bonus mobili – Linkedincaffe.it
Per richiedere il bonus è necessario conservare la documentazione che attesti sia il pagamento sia la natura e quantità dei beni acquistati. In particolare, l’Agenzia delle Entrate richiede fatture dettagliate e ricevute di pagamento valide, come ricevute di bonifico o estratti conto.
Inoltre, per alcuni elettrodomestici – come forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga e lavatrici – è obbligatorio inviare la comunicazione all’ENEA, con i dati relativi alla classe energetica e alla potenza assorbita. Il mancato invio non comporta la perdita del diritto alla detrazione, ma è comunque indispensabile per la corretta registrazione dell’agevolazione.
La Legge di Bilancio 2026 ha mantenuto anche il Bonus Ristrutturazioni, con detrazioni al 50% per la prima casa e al 36% per gli altri immobili, confermando così un quadro di sostegno alle ristrutturazioni domestiche. Parallelamente, è stato introdotto il Bonus Elettrodomestici Green, che prevede un contributo pari al 30% delle spese per l’acquisto di apparecchi ad alta efficienza energetica, con un tetto massimo di 100 euro per elettrodomestico, elevato a 200 euro per famiglie con ISEE inferiore a 25.000 euro.
Il Governo ha inoltre prorogato incentivi importanti per i giovani e le famiglie, come il Fondo di Garanzia per mutui prima casa e il Bonus Bebè, rafforzando così il sostegno al reddito e agli investimenti abitativi.
Queste misure, inserite in un contesto di revisione delle aliquote IRPEF e di taglio del cuneo fiscale, rappresentano un quadro articolato di politiche volte a favorire il rilancio del mercato immobiliare e il miglioramento dell’efficienza energetica delle abitazioni italiane.

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