Economia

Fatture mediche, o le conservi così o tanto vale che le butti: l’errore che fanno in molti

fatture mediche e come conservarleCiome conservare le fatture mediche nel modo giusto - linkedincaffe.it

Conservazione di fatture e scontrini medici: le regole fiscali da seguire nel 2025. Bisogna fare così per non commettere errori. 

Con l’avanzare della digitalizzazione fiscale, le regole riguardanti la conservazione di fatture mediche e scontrini sono soggette a continue evoluzioni. L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 14/E del 19 giugno 2023 e le modifiche normative introdotte nel 2025, ha definito nuovi criteri che semplificano notevolmente gli obblighi dei contribuenti, soprattutto in relazione al modello 730 precompilato e al Sistema Tessera Sanitaria, strumento centrale nella gestione digitale delle spese sanitarie.

Digitalizzazione e semplificazione nella conservazione dei documenti fiscali sanitari

Fino a pochi anni fa, la conservazione di ogni scontrino o fattura medica era un compito oneroso e impegnativo per i cittadini italiani, che dovevano conservare la documentazione per almeno cinque anni in vista di eventuali controlli fiscali. Questo sistema tradizionale causava accumulo di documenti cartacei e difficoltà organizzative. Dal 2017, con l’introduzione del Sistema Tessera Sanitaria, la situazione ha subito una svolta decisiva: le spese sanitarie vengono automaticamente raccolte e rese disponibili in un prospetto elettronico, consultabile online.

Dal 2025, in base al decreto legislativo 81 del 12 giugno, l’invio delle spese sanitarie da parte degli erogatori al Sistema Tessera Sanitaria avviene con scadenza annuale, anziché semestrale, migliorando ulteriormente la gestione e la tempestività delle informazioni.

come conservare le fatture mediche

Il modo di conservare le fatture mediche per non aver problemi – linkedincaffe.it

Per chi presenta il 730 precompilato senza modifiche, l’obbligo di conservare fatture e scontrini è stato completamente abolito. Il prospetto digitale fornito dal Sistema Tessera Sanitaria, accompagnato da una semplice autocertificazione, è sufficiente a dimostrare le spese sostenute. Questa semplificazione si applica indipendentemente dal canale di presentazione della dichiarazione, che sia direttamente dal contribuente, tramite sostituto d’imposta, CAF o professionista abilitato.

Nel caso in cui il contribuente decida di apportare modifiche al modello 730 precompilato, la normativa richiede di conservare esclusivamente la documentazione relativa alle variazioni effettuate. Questo significa che, aggiungendo o modificando spese sanitarie non presenti nel prospetto, occorre mantenere solo i documenti che giustificano tali integrazioni, ad esempio una fattura mancante nel file originale.

Il Sistema Tessera Sanitaria consente di integrare manualmente spese non riportate nel prospetto precompilato, evitando la perdita del diritto alla detrazione.

Requisiti essenziali per la validità delle fatture mediche e metodo di pagamento

Perché una fattura sanitaria possa essere riconosciuta dall’Agenzia delle Entrate e consentire la detrazione Irpef al 19%, deve contenere dati precisi e dettagliati: nome e codice fiscale del paziente o del familiare fiscalmente a carico, descrizione chiara della prestazione sanitaria (ad esempio “devitalizzazione molare superiore” o “visita specialistica dermatologica”), importo totale e, se superiore a 77,47 euro, la marca da bollo da 2 euro.

Dal 2020, è obbligatorio che il pagamento della prestazione sanitaria avvenga tramite metodi tracciabili, escludendo completamente i pagamenti in contanti. Sono validi bonifici, carte di credito e debito, bancomat, app di pagamento come Satispay e finanziamenti rateali con istituti accreditati. La tracciabilità del pagamento è un requisito imprescindibile per la detrazione fiscale; il mancato rispetto annulla la possibilità di beneficiare della detrazione anche se la fattura è formalmente corretta.

Un aspetto rilevante riguarda i finanziamenti rateali: l’intero importo della fattura può essere detratto nell’anno di stipula del contratto di finanziamento, anche se il pagamento avviene a rate, a condizione che il finanziamento sia intestato al soggetto che sostiene la spesa e che il pagamento sia tracciabile.

Nonostante la semplificazione normativa, è buona prassi mantenere un archivio digitale organizzato delle fatture e degli scontrini, suddividendoli per anno e tipologia di spesa (farmaci, visite specialistiche, cure dentistiche, ricoveri). L’utilizzo di servizi cloud affidabili permette di conservare copie digitali senza occupare spazio fisico.

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