Chiedere un prestito ad una banca è una procedura ormai comune, ma non sempre vengono rispettare le leggi che proteggono i clienti.
Ci sono momenti in cui la necessità di denaro si trasforma in vulnerabilità e le condizioni imposte diventano una trappola difficile da spezzare. Quando il bisogno incontra l’abuso, il confine tra aiuto e sfruttamento si dissolve, lasciando spazio a dinamiche che minacciano la libertà personale.
La legge interviene per proteggere chi si trova in difficoltà, offrendo strumenti chiari per distinguere tra prestiti leciti e pratiche usurarie. Conoscere i propri diritti è il primo passo per uscire da situazioni opprimenti e recuperare il controllo sulla propria vita economica.
Come liberarsi da un prestito illecito
Un prestito è considerato usurario quando il tasso di interesse supera la soglia stabilita trimestralmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Questa soglia si calcola partendo dal TEGM, aumentandolo di un quarto e aggiungendo altri quattro punti percentuali, secondo quanto previsto dalla legge.

Anche ad accordi già presi è possibile liberarsi dall’usura – linkedincaffe.it
Per verificare l’illegalità, bisogna confrontare il TAEG del proprio contratto con il tasso soglia vigente al momento della firma. Nel calcolo del TAEG vanno incluse tutte le spese legate al credito, escluse solo imposte e tasse come il bollo o l’IVA.
Esiste anche l’usura “in concreto”, che si configura quando c’è sproporzione tra prestito, interessi e la vittima è in difficoltà economica. La giurisprudenza distingue tra difficoltà temporanea e stato di bisogno, quest’ultimo caratterizzato da una pressione tale da limitare la libertà contrattuale.
Il reato si consuma già al momento della pattuizione degli interessi, anche se non sono stati ancora pagati o riscossi dal creditore, è già l’inizio dell’usura. La testimonianza della vittima, se ritenuta attendibile, può essere sufficiente per dimostrare l’usura, anche senza indicazioni tecniche sul tasso soglia.
La Corte di Cassazione considera l’applicazione di tassi esorbitanti e l’accettazione passiva di questi, un indizio forte della presenza di bisogno e vulnerabilità. Fortunatamente, la legge prevede anche maggiorazioni per le pene dei reati legati all’usura, aggravando cos’ la condizione penale.
La denuncia può essere presentata alla Polizia, ai Carabinieri o alla Guardia di Finanza, allegando documenti utili a supportare il racconto. Se l’usura è accompagnata da minacce o violenza, si configura anche il reato di estorsione, che comporta conseguenze penali più gravi.
Sul piano civile, la clausola degli interessi usurari è nulla, il debitore deve restituire solo il capitale ricevuto, senza alcun interesse aggiuntivo. Chi denuncia può ottenere la sospensione fino a 300 giorni dei pagamenti e delle procedure esecutive legate al debito contestato.
La legge prevede anche un Fondo di Solidarietà, che consente alle vittime di accedere a mutui a tasso zero per reinserirsi nell’economia legale. Denunciare non è solo un atto di coraggio, ma una scelta razionale per spezzare il legame con l’illegalità e ritrovare la propria autonomia.

Non tutti i prestiti sono regolari - linkedincaffe.it









