Economia

“Bonus Natale”, casa al caldo senza spendere: arriva a dicembre l’incentivo senza limiti di reddito

Dopo la pubblicazione del Decreto Ministeriale 07/08/2025 sulla Gazzetta Ufficiale n. 224 del 26 settembre 2025,Conto Termico 3.0: un incentivo senza limiti di reddito e per un’ampia gamma di interventi (www.linkedincaffe.it)

A partire dal 27 dicembre 2025, entrerà in vigore il Conto Termico 3.0, il nuovo sistema di incentivi statali.

Dopo la pubblicazione del Decreto Ministeriale 07/08/2025 sulla Gazzetta Ufficiale n. 224 del 26 settembre 2025, il meccanismo si presenta come una svolta significativa rispetto alle versioni precedenti, ampliando la platea dei beneficiari e l’ampiezza degli interventi incentivabili con rimborsi fino al 65% delle spese sostenute, e in alcuni casi fino al 100%.

Il nuovo Conto Termico 3.0 rappresenta un contributo a fondo perduto destinato a privati, imprese, pubbliche amministrazioni, comunità energetiche rinnovabili e enti del terzo settore, senza limiti di reddito. Questo significa che anche chi possiede più immobili o attività può beneficiare degli incentivi, che non sono cumulabili con altre agevolazioni statali ma garantiscono un rimborso diretto e rapido.

Le novità più rilevanti riguardano l’estensione degli incentivi anche agli edifici non residenziali privati, come quelli del settore terziario, e l’introduzione di agevolazioni per l’installazione di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e colonnine di ricarica per veicoli elettrici, purché abbinati alla sostituzione dell’impianto termico con pompe di calore elettriche. Inoltre, il Decreto ha equiparato gli enti del terzo settore alle amministrazioni pubbliche, ampliando così il ventaglio di soggetti che possono accedere al contributo.

Per gli edifici pubblici situati in piccoli comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, scuole e strutture sanitarie, è previsto un incentivo che copre il 100% delle spese ammissibili. Un’ulteriore novità riguarda la possibilità di demolire e ricostruire edifici pubblici come edifici a energia quasi zero (NZEB), con aumento volumetrico fino al 25%, anche in sito diverso purché nel medesimo comune, nell’ambito di progetti integrati.

Interventi ammessi e modalità di accesso

Il Conto Termico 3.0 incentiva un’ampia gamma di interventi:

  • Incremento dell’efficienza energetica: isolamento termico, sostituzione infissi, sistemi di illuminazione efficienti, automazione degli edifici.
  • Produzione di energia termica da fonti rinnovabili: pompe di calore elettriche e a gas, caldaie a biomassa certificate, solare termico, scaldacqua a pompa di calore.
  • Impianti fotovoltaici con accumulo e colonnine di ricarica per veicoli elettrici, solo se abbinati alla sostituzione dell’impianto termico.
  • Sistemi di riscaldamento bivalenti e pompe di calore add-on.

Per gli interventi sulle abitazioni private e condomini, il rimborso può arrivare fino al 65% delle spese ammissibili. Per le imprese, gli incentivi variano dal 25% al 40%, con maggiorazioni per le piccole e medie imprese. Le pubbliche amministrazioni beneficiano di incentivi fino al 100% in particolari contesti.

Le richieste di accesso agli incentivi devono essere presentate entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori tramite il portale dedicato del GSE, che verrà aggiornato entro il 25 febbraio 2026 con le nuove regole operative. È possibile accedere direttamente o tramite una ESCO certificata UNI CEI 11352, che può gestire l’intero iter.

Dopo la pubblicazione del Decreto Ministeriale 07/08/2025 sulla Gazzetta Ufficiale n. 224 del 26 settembre 2025,

Un volano per la transizione energetica e la sostenibilità ambientale – linkedincaffe.it

Il Conto Termico 3.0 si inserisce nella strategia nazionale per la riduzione delle emissioni di CO2 e la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare. La misura punta a semplificare le procedure burocratiche, favorendo interventi concreti e accessibili anche a chi ha budget limitati, e rappresenta un’opportunità significativa per le aziende di rinnovare infrastrutture e processi produttivi in chiave green.

L’introduzione di incentivi per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e per le configurazioni di autoconsumo collettivo è un’ulteriore spinta verso modelli energetici condivisi e sostenibili. Le CER possono inoltre cumulare il Conto Termico con altri incentivi dedicati all’energia elettrica condivisa.

L’ampliamento delle spese ammissibili include non solo costi per la fornitura e posa in opera degli impianti, ma anche quelli relativi a progettazione, diagnosi energetiche, attestati di prestazione energetica (APE), sistemi di accumulo e infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, riconoscendo così la complessità e l’importanza delle fasi preliminari e accessorie degli interventi.

Tempistiche, budget e modalità di erogazione

Il budget stanziato per il Conto Termico 3.0 ammonta a circa 900 milioni di euro l’anno, di cui 400 milioni destinati alle pubbliche amministrazioni e 500 milioni a privati e imprese. Il meccanismo non prevede una scadenza temporale, ma è soggetto alla disponibilità di fondi annuali.

Gli incentivi fino a 15.000 euro vengono erogati in un’unica soluzione entro 60 giorni dall’approvazione della richiesta, mentre per importi maggiori il pagamento avviene in rate annuali da 2 a 5 anni, a seconda della tipologia di intervento.

Chi può accedere al Conto Termico 3.0?

Possono accedere:

  • Le pubbliche amministrazioni, comprese cooperative edilizie, società a patrimonio pubblico e società cooperative sociali iscritte agli albi regionali.
  • I privati, inclusi cittadini, famiglie, condomini e imprese di qualsiasi settore e forma giuridica, purché non soggetti a cause di esclusione previste dalla normativa europea e nazionale.
  • Le Comunità Energetiche Rinnovabili e gli enti del terzo settore, che sono stati equiparati alle PA per ottenere l’incentivo.

La definizione di imprese comprende tutte le entità che esercitano un’attività economica, anche artigianale o familiare, senza limitazioni settoriali o di codice ATECO, con l’obbligo di rispettare requisiti generali di regolarità e assenza di difficoltà economiche.

Change privacy settings
×