Un nuovo mestiere fa discutere: il “sabotatore di coppie”. Tra finzione e realtà, ecco come funziona il lavoro che interrompe matrimoni per soldi.
Sembra la trama di una commedia romantica, e invece è la realtà. In Spagna e forse presto anche altrove è nata una figura professionale tanto curiosa quanto controversa: il sabotatore di coppie. Un mestiere per cuori indecisi, per chi arriva sull’altare con troppi dubbi e troppo poco coraggio. Dietro un sorriso ironico e un guadagno non indifferente, si nasconde una storia che mette in discussione non solo l’etica, ma anche il modo in cui affrontiamo la paura di scegliere.
Il “finto amante”: come funziona il sabotaggio di coppie
Il protagonista di questa nuova professione si chiama Ernesto, un uomo spagnolo che ha raccontato la sua esperienza in un noto programma televisivo. Il suo compito è tanto semplice quanto clamoroso: rovinare un matrimonio, ma farlo bene. Il suo intervento avviene nel momento più solenne: quando gli sposi stanno per dire il fatidico “Sì”. Ernesto entra in scena fingendosi l’amante segreto di uno dei due futuri coniugi. Davanti a tutti, chiede di non procedere con il matrimonio, dichiarando un amore impossibile ma travolgente. È teatro puro, ma con conseguenze molto reali: cerimonie interrotte, famiglie sconvolte e cuori infranti.
Per questa interpretazione da film, Ernesto chiede 500 euro a intervento, più le spese di viaggio. Non è un costo da poco, ma a quanto pare c’è chi è disposto a pagarlo pur di evitare un matrimonio non voluto. E se la scena degenera come spesso accade e il sabotatore finisce per essere aggredito da parenti o amici indignati, il contratto prevede un “bonus per i colpi subiti”: 50 euro extra per ogni pugno o spinta ricevuta.

Il “finto amante”: come funziona il sabotaggio di coppie – linkedincaffe.it
Il racconto di Ernesto ha acceso un acceso dibattito sui social. Da una parte, c’è chi lo accusa di cinismo e opportunismo, sostenendo che approfitti della debolezza altrui per guadagnare. Dall’altra, qualcuno lo considera un “eroe del dubbio”: un uomo che aiuta chi non riesce a dire la verità nel momento più difficile.
Lui, dal canto suo, si giustifica con semplicità: «Io non rovino niente. Offro solo un modo alternativo per evitare un errore». E a giudicare dalla quantità di richieste, sembra che in molti la pensino come lui. La sua agenda, infatti, è già piena per i prossimi mesi.
Al di là del clamore mediatico, la figura del sabotatore di coppie racconta qualcosa di profondo sulla nostra società. Viviamo in un’epoca in cui la sincerità costa cara, e il confronto diretto fa paura. Meglio pagare qualcuno perché dica teatralmente quello che non si ha il coraggio di ammettere.