Posticipi la sveglia ogni 5 minuti? Ti accadrà qualcosa di brutto

Non rimandare svegliaMai rimandare la sveglia - www.LinkedinCaffè.it

Svegliarsi prima è meglio, lo dice la scienza. Se rimandi la sveglia, può solo capitarti tutto questo. 

Nel contesto di una società sempre più frenetica e caratterizzata da ritmi serrati, la gestione del sonno e del risveglio assume un ruolo cruciale per il benessere quotidiano. Posticipare la sveglia ogni 5 minuti, una pratica diffusa nota come “snooze”, è spesso percepita come un modo per affrontare in modo più dolce il momento del risveglio. Tuttavia, studi scientifici recenti mettono in guardia dai rischi legati a questa abitudine, evidenziando come essa possa compromettere la qualità del riposo e aumentare la sensazione di stanchezza durante la giornata.

Una ricerca condotta da un team italiano e pubblicata sulla rivista Neuroscience ha analizzato il comportamento della corteccia cerebrale nei minuti immediatamente successivi al risveglio. È emerso che in questi primi cinque minuti vi è una significativa riduzione dell’attività elettrica cerebrale, dovuta al fatto che diverse aree del cervello si riattivano in tempi differenti. Questo fenomeno, noto come inerzia del sonno, spiega la sensazione di confusione e rallentamento mentale che si avverte appena si aprono gli occhi.

Utilizzare la funzione snooze, facendo suonare la sveglia a intervalli di cinque minuti, interferisce negativamente con questa fase naturale. I brevi intervalli di riposo che si ottengono non sono riposanti; al contrario, inducono il corpo a iniziare un nuovo ciclo di sonno che non può essere completato, provocando così un sonno frammentato e di bassa qualità. Questo meccanismo favorisce una sensazione persistente di stanchezza e sonnolenza che può durare per tutta la mattinata.

Questi risultati si allineano con quelli di uno studio pubblicato nel 2022 sul Journal of Physiological Anthropology, che ha confermato come il posticipo della sveglia prolunghi la fase di confusione tipica del risveglio, rendendo più difficoltoso affrontare le attività quotidiane con lucidità e energia.

Cosa dovrei fare, invece di rimandare la sveglia? 

Per evitare gli effetti deleteri dello snooze, gli esperti consigliano innanzitutto di assicurarsi un’adeguata durata del sonno, idealmente tra le 8 e le 9 ore per notte. Tuttavia, oltre alla quantità, è fondamentale migliorare la qualità del sonno adottando alcune buone pratiche:

  • Ridurre l’uso di dispositivi elettronici almeno un’ora prima di andare a dormire, per limitare l’esposizione alla luce blu che interferisce con la produzione di melatonina.
  • Evitare il consumo di alcolici e pasti pesanti nelle ore serali, per non disturbare il riposo.
  • Favorire il rilassamento mediante tecniche come lo yoga o esercizi di respirazione, che aiutano a preparare il corpo e la mente al sonno.

Per rendere meno traumatico il momento del risveglio senza ricorrere allo snooze, gli specialisti suggeriscono di adottare semplici accorgimenti. L’esposizione alla luce naturale è fondamentale: aprire le tende appena svegli permette di stimolare il cervello attraverso la luce solare, che regola i ritmi circadiani. Inoltre, eseguire qualche movimento leggero per attivare la circolazione sanguigna può contribuire a migliorare la prontezza mentale. Alcuni consigliano persino di poggiare i piedi sul pavimento freddo, un gesto che agisce come stimolo sensoriale per il corpo.

Sveglia allarme rimandare

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Questi metodi aiutano a superare l’inerzia del sonno senza interrompere i cicli fisiologici necessari per un risveglio naturale e rigenerante, contrastando così l’effetto negativo dello snooze e favorendo un inizio di giornata più produttivo e sereno.

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