BTP Valore, occhio ai limiti: quando è realmente fuori dal calcolo ISEE

Ma oltre ai vantaggi finanziari, un aspetto cruciale riguarda l’impatto del possesso di questo titolo sul calcolo dell’Indicatore della SituazioneImplicazioni per i CAF e per i contribuenti(www.linkedincaffe.it)

La recente emissione del BTP Valore, riservata ai piccoli risparmiatori, conferma il crescente interesse verso questo titolo di stato.

Ma oltre ai vantaggi finanziari, un aspetto cruciale riguarda l’impatto del possesso di questo titolo sul calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee), parametro fondamentale per l’accesso a molte prestazioni sociali agevolate. Quali sono le novità normative e i limiti da considerare per la detenzione del BTP Valore? Ecco un quadro aggiornato e dettagliato.

Tra il 20 e il 24 ottobre 2025 si è svolta la nuova emissione del BTP Valore, un prodotto finanziario pensato esclusivamente per i risparmiatori individuali (retail). L’ammontare complessivo raccolto ha superato i 16,5 miliardi di euro, con oltre 506mila sottoscrittori, a testimonianza della fiducia nel titolo e nelle sue condizioni favorevoli.

Il BTP Valore ha una durata di 7 anni e prevede cedole trimestrali a tasso crescente secondo uno schema “step-up”:
– 2,60% annuo per i primi tre anni,
– 3,10% per il quarto e quinto anno,
– 4,00% per il sesto e settimo anno.

A questo si aggiunge un premio fedeltà finale dello 0,8% sul capitale nominale, riconosciuto a chi detiene il titolo fino alla scadenza. Il capitale è garantito, la tassazione agevolata al 12,5% e sono escluse imposte di successione. L’investimento minimo è di 1.000 euro, senza commissioni per i piccoli risparmiatori durante il periodo di collocamento.

Acquistabile tramite banche e uffici postali o online tramite home-banking, il titolo offre una buona liquidabilità sul mercato secondario, con codice ISIN IT0005672024.

Esclusione del BTP Valore dal calcolo Isee: normative e limiti

Una delle novità più rilevanti della Legge di Bilancio 2024 e del successivo Dpcm del gennaio 2025 riguarda la modifica dei criteri di calcolo dell’Isee. In particolare, è stato stabilito che il valore posseduto in titoli di Stato, tra cui il BTP Valore, sia escluso dal calcolo del patrimonio mobiliare dell’Isee fino a un limite complessivo di 50mila euro.

Il significato di questa norma è importante: se un nucleo familiare possiede titoli di Stato per un valore totale inferiore o pari a 50mila euro, questo importo non viene considerato ai fini dell’Isee. Se invece il valore complessivo supera questa soglia, la parte eccedente concorre al calcolo del patrimonio mobiliare.

Nel dettaglio, la normativa comprende anche altri strumenti finanziari garantiti dallo Stato, quali:
– BTP Futura, titoli indicizzati all’inflazione o dedicati al risparmio familiare;
– BTP Green e BTP Più, con finalità ambientali o di risparmio diffuso;
– BOT (buoni ordinari del Tesoro) a breve scadenza;
– CCT (certificati di credito del Tesoro) e CCtEu (titoli a tasso variabile).

Inoltre, sono inclusi nell’esclusione anche i buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio postale, sempre entro il limite massimo dei 50mila euro.

L’Isee è calcolato con la formula: (Isr + 20% × Isp) / N, dove Isr rappresenta l’indicatore della situazione reddituale, Isp quello patrimoniale

Impatto dell’esclusione dei titoli di Stato sul calcolo Isee e sulle agevolazioni sociali (www.linkedincaffe.it)

L’Isee è calcolato con la formula: (Isr + 20% × Isp) / N, dove Isr rappresenta l’indicatore della situazione reddituale, Isp quello patrimoniale e N il parametro della scala di equivalenza basato sulla composizione del nucleo familiare.

Dato che il patrimonio immobiliare influisce sull’Isee, un’alta dotazione di titoli e risparmi può far crescere l’indicatore, riducendo così l’accesso a bonus e agevolazioni sociali con limiti reddituali. L’esclusione dei titoli di Stato fino a 50mila euro consente di mantenere più basso l’Isee anche in presenza di investimenti in questi strumenti, favorendo quindi le famiglie che scelgono di investire in titoli pubblici.

Dal 2025, il risparmiatore che detiene BTP Valore e altri titoli di Stato entro tale limite beneficia di un doppio vantaggio: un rendimento stabile e una tassazione agevolata, senza vedere aumentare l’indicatore Isee e perdere potenziali benefici sociali come il bonus sociale bollette, il bonus asilo nido, l’assegno unico o il bonus psicologo.

Secondo le stime ufficiali, l’applicazione delle nuove regole comporterà un aumento della spesa pubblica di circa 44 milioni di euro nel 2025, soprattutto a causa dell’incremento dei beneficiari di prestazioni sociali agevolate.

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