LinkedIn, la piattaforma professionale più utilizzata al mondo, ha lanciato una nuova funzionalità di ricerca conversazionale.
LinkedIn, la piattaforma professionale più utilizzata al mondo, ha lanciato una nuova funzionalità di ricerca conversazionale che rivoluziona il modo in cui gli utenti cercano persone, pagine e contenuti all’interno del network. Grazie all’integrazione avanzata dell’intelligenza artificiale generativa, la ricerca interna diventa più intuitiva e precisa, permettendo agli utenti di interagire con la barra di ricerca utilizzando il linguaggio naturale.
La rivoluzione della ricerca interna su LinkedIn con l’Intelligenza Artificiale
La novità principale introdotta da LinkedIn è una barra di ricerca conversazionale che interpreta le richieste formulate come se ci si stesse rivolgendo a un assistente virtuale. Questa tecnologia sfrutta modelli di AI all’avanguardia in grado di comprendere frasi complesse e restituire risultati altamente pertinenti, basandosi sull’analisi dei dati presenti nel network professionale dell’utente.

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Per esempio, un utente potrà digitare query dettagliate come “ex colleghi che sono diventati founder nel settore healthcare a New York” oppure “angel investor con esperienza FDA per biotech early stage”. Questo approccio elimina la necessità di applicare manualmente numerosi filtri, rendendo la ricerca più rapida e precisa.
Secondo LinkedIn, questa funzione punta a migliorare significativamente l’esperienza utente, offrendo un accesso più immediato alle connessioni e alle competenze più rilevanti per ciascun profilo professionale.
La nuova ricerca conversazionale si basa su un’analisi intelligente di profili, post e contenuti pubblicati, consentendo di fornire suggerimenti personalizzati rispetto alla tradizionale ricerca basata su parole chiave. L’integrazione con l’AI generativa consente di affinare la pertinenza dei risultati, valorizzando la capacità della piattaforma di interpretare contesti specifici, settori e competenze richieste.
Tuttavia, questa innovazione solleva anche importanti questioni legate alla privacy e alla gestione dei dati. Proprio come accadde con il precedente esperimento di Facebook chiamato Graph Search, che permise di estrarre informazioni sensibili attraverso ricerche avanzate, anche su LinkedIn si pone il problema della visibilità di contenuti che alcuni utenti potrebbero non voler vedere così facilmente accessibili. Sebbene LinkedIn gestisca un ambiente professionale con regole e sensibilità diverse, la trasparenza e il controllo sui dati personali restano temi cruciali.
La nuova funzionalità di ricerca AI-powered è attualmente disponibile per tutti gli abbonati a LinkedIn Premium negli Stati Uniti, con un rollout globale previsto nei prossimi mesi. Questo rilascio fa parte di una strategia più ampia che vede LinkedIn investire pesantemente nell’intelligenza artificiale, supportata dal contributo tecnologico di Microsoft, proprietaria della piattaforma.
L’introduzione di questa funzione segue l’implementazione, avvenuta a maggio, di query conversazionali specifiche per chi cerca lavoro, confermando la volontà di LinkedIn di diventare un vero e proprio hub di ricerca intelligente nel panorama professionale digitale.

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