Nel panorama dell’intelligenza artificiale, cresce l’urgenza di colmare il divario tra domanda e offerta di professionisti specializzati.
Lo studio più recente condotto da Susini Group STP, realtà fiorentina leader nella consulenza del lavoro, ha evidenziato come l’adozione crescente dell’IA possa contribuire a un incremento del PIL nazionale di 110 miliardi di euro entro il 2030, accompagnato da un aumento occupazionale stimato fino a 500mila addetti nel settore.
Le prospettive positive per l’economia italiana sono strettamente legate alla capacità di sviluppare competenze avanzate in ambito digitale e di gestione dei dati, in cui la domanda supera ampiamente l’offerta.
Le figure professionali più richieste nell’era dell’intelligenza artificiale
La trasformazione digitale delle imprese italiane impone un’accelerazione nella ricerca di professionisti qualificati. Il report di Susini Group STP individua le dieci categorie di esperti più richiesti, con pacchetti retributivi che riflettono una forte competizione internazionale per le competenze specialistiche:
- Machine learning specialist, con uno stipendio che può arrivare fino a 12mila euro al mese, è la figura centrale per l’ottimizzazione e lo sviluppo degli algoritmi di apprendimento automatico.
- Sviluppatore di algoritmi di IA, con compensi fino a 10mila euro mensili, si occupa della progettazione e implementazione di sistemi innovativi.
- Data scientist, specialista nella gestione e analisi di grandi volumi di dati, con salari fino a 8mila euro.
- AI engineer, esperto nella costruzione di sistemi IA software e hardware, con stipendi fino a 6mila euro.
- Specialista in robotica, con retribuzioni fino a 6mila euro, si dedica alla progettazione e manutenzione di robot utilizzati in diversi settori.
- Cyber security analyst, con un salario massimo di 5mila euro, è fondamentale per la protezione informatica delle infrastrutture aziendali.
- AI specialist, con compensi fino a 5mila euro, sviluppa soluzioni IA personalizzate.
- Fintech engineer, con stipendi fino a 5mila euro, applica strumenti digitali nel settore finanziario.
- AI ethicist, con un salario massimo di 4mila euro, valuta le implicazioni sociali, morali e legali dell’intelligenza artificiale.
- Big data analyst, con stipendi fino a 4mila euro, estrae valore strategico dai dati per supportare decisioni aziendali in tempo reale.
Il settore manifatturiero assorbirà circa il 30% della crescita occupazionale legata all’intelligenza artificiale, seguono il comparto finanziario e assicurativo al 20% e quello della sanità e biotecnologie al 15%.

Il confronto con l’Europa: il Lussemburgo come esempio di attrattività per i talenti- linkedincaffe.it
Nel contesto europeo, il Lussemburgo si distingue come uno dei Paesi con le retribuzioni medie più elevate e una qualità della vita tra le più alte al mondo, secondo dati aggiornati al 2025. Il salario medio annuo nel Granducato supera i 73mila euro, più del doppio rispetto all’Italia, con una busta paga mensile media di oltre 6mila euro. Il tasso di disoccupazione, pari al 5,7%, è tra i più bassi dell’Eurozona, contribuendo a rendere il mercato del lavoro estremamente attrattivo per i professionisti, in particolare nei settori finanziario, tecnologico e assicurativo.
Il Lussemburgo ospita numerose multinazionali del settore tech e finanziario, tra cui Amazon, Apple iTunes, Microsoft e Cisco, attratte da una fiscalità agevolata e da un ambiente economico favorevole alla crescita. Questo modello ha stimolato un profondo processo di trasformazione economica e sociale, che il nostro Paese guarda con interesse, soprattutto nel settore dell’innovazione e dell’adozione delle nuove tecnologie digitali.
Tuttavia, l’Italia, con il supporto di realtà come Susini Group e la guida di esperti come Sandro Susini, punta a sviluppare un proprio modello di crescita digitale, basato su competenze specialistiche e un equilibrio tra innovazione tecnologica e responsabilità sociale.

Lavoro, le richieste sul mercato(www.linkedincaffe.it)











