Lavoro

Come ottenere l’esonero dal turno di notte: casi possibili e documenti necessari

Come ottenere l'esonero dal turno di notteEcco come chiedere l'esonero dal turno di notte - linkedincaffe.it

Per molti lavoratori il turno di notte si rivela spesso un problema grave, da gestire in equilibrio con gli impegni quotidiani.

Il lavoro notturno è definito come quello svolto per almeno sette ore consecutive tra la mezzanotte e le cinque del mattino, includendo vari intervalli orari. Chi compie almeno tre ore del proprio turno durante il periodo notturno o lavora per ottanta giorni l’anno rientra quindi nella categoria dei lavoratori notturni.

Non tutti i dipendenti possono essere inseriti in turni di notte, perché ci sono categorie protette come genitori di figli piccoli o persone con disabilità . Il lavoro notturno è considerato usurante e può comportare possibilità di prepensionamento, riconoscendo quindi l’impegno fisico e psicologico richiesto da questo orario particolare.

Come ottenere l’esonero dal turno di notte

Il datore di lavoro può assegnare un turno notturno, ma spetta al lavoratore richiedere l’esonero, seguendo le procedure corrette per non essere impiegato in notturna. La comunicazione deve essere scritta e dettagliata, indicando le motivazioni legali per la richiesta, come figli minori, disabilità a carico o condizioni di salute.

Come ottenere l'esonero dal turno di notte

Basta conoscere le procedure corrette – linkedincaffe.it

L’orario massimo consentito per il lavoro notturno non deve superare otto le ore giornaliere nell’arco di ventiquattro, calcolato secondo la media dei giorni lavorativi. Ogni settore può avere specifiche disposizioni, alimentare, metalmeccanico, terziario e tessile prevedono fasce orarie diverse, ma sempre entro i limiti imposti dalla legge.

Per i lavoratori notturni, il datore di lavoro deve garantire visite preventive al momento dell’assunzione e controlli periodici ogni due anni. Questi accertamenti servono a verificare l’idoneità fisica e psicologica per garantire la sicurezza durante i turni, prevenendo problemi legati alla salute del lavoratore.

Sono esonerati dal lavoro notturno, genitori conviventi con figli minori di tre anni, genitori affidatari unici con minori fino a dodici anni, o chi assiste persone con disabilità. Anche le donne in gravidanza o nel primo anno di vita del bambino rientrano tra i soggetti tutelati, insieme ai minori di età.

In caso di patologie insorte successivamente all’assunzione, come insonnia, ipertensione, depressione o ansia, il lavoratore può richiedere l’esonero dal turno di notte presentando certificazione medica. La documentazione deve riportare la valutazione clinica e l’indicazione dell’inidoneità, che il datore di lavoro è obbligato a rispettare.

Il processo prevede visite periodiche per verificare se il dipendente può riprendere l’attività notturna, con controlli biennali per garantire il rispetto delle condizioni di salute. La tutela è quindi strutturata, assicurando equilibrio tra esigenze produttive aziendali e protezione dei lavoratori vulnerabili.

Ottenere l’esonero dal turno di notte significa quindi seguire procedure precise, allegare certificazioni valide e comunicare formalmente la propria condizione. La legge e i contratti collettivi offrono strumenti concreti per salvaguardare la salute e il benessere dei lavoratori, senza rinunciare al rispetto delle esigenze aziendali.

Change privacy settings
×