Si riaprono i concorsi per l’accesso alla Guardia di Finanza, quasi 2000 posti totali e stavolta basta un diploma o la licenza media.
Ci sono treni che passano una sola volta, occasioni che possono cambiare il corso di una vita intera se prese in tempo e con la giusta preparazione. A volte basta un bando, una data o una scelta decisa dal tiro di una moneta, per trasformare un sogno in un percorso concreto, fatto di impegno e determinazione.
Non è solo questione di fortuna, ma appunto anche di preparazione, di tempismo e di volontà di mettersi in gioco per costruire qualcosa di duraturo. E quando le porte si aprono, bisogna essere pronti a varcarle con coraggio, perché le opportunità non aspettano chi esita troppo a lungo.
Il nuovo concorso pubblico
È stato pubblicato il bando per il concorso 2025 della Guardia di Finanza, con 1985 posti disponibili per allievi finanzieri in tutta Italia. I posti sono suddivisi tra contingente ordinario e contingente di mare, con riserve specifiche per volontari e cittadini italiani non specializzati.

Basta un diploma o addirittura la terza media – (@guardiadifinanza) – linkedincaffe.it
Nel contingente ordinario ci sono 1.765 posti, di cui 171 per l’Antiterrorismo e 33 per il Soccorso Alpino, oltre a 1.561 non specializzati. Di questi, 1.093 sono riservati ai volontari in ferma prefissata delle Forze Armate, mentre 468 sono destinati agli altri cittadini italiani.
Il contingente di mare prevede 220 posti, con specializzazioni come nocchiere, motorista navale e operatore di sistema, suddivisi tra volontari e civili. È possibile concorrere per una sola categoria e specializzazione, e sono previsti anche posti riservati ai possessori dell’attestato di bilinguismo.
Per partecipare è necessario avere la cittadinanza italiana, godere dei diritti civili e politici e rispettare i limiti di età previsti dal bando. Chi concorre come volontario non deve aver superato i 25 anni, mentre per gli altri cittadini il limite massimo è fissato a 24 anni.
Sono esclusi coloro che hanno rinunciato al servizio civile come obiettori di coscienza, o che hanno precedenti penali non colposi in corso. È richiesta una condotta irreprensibile e il rispetto dei requisiti previsti dalla legge per l’accesso ai concorsi pubblici nazionali.
Il titolo di studio richiesto è il diploma di scuola superiore, ma per i volontari in ferma prefissata è sufficiente la licenza media. Questa eccezione vale solo per chi era in servizio o congedato entro il 31 dicembre 2020 e concorre per i posti a loro riservati.
La selezione prevede una prova scritta con 90 domande a risposta multipla su logica, italiano, storia, educazione civica e geografia. Chi supera la prova accede alle fasi successive, test fisici, accertamenti medici, colloqui attitudinali e valutazione dei titoli.
Per le specializzazioni A.T.P.I. e S.A.G.F. sono previste prove aggiuntive, come esercizi ginnici, arrampicata, sci alpino e marcia in montagna. Il mancato superamento anche di una sola prova obbligatoria comporta l’esclusione immediata dalla graduatoria e dal concorso.

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