Fino all’inizio del 2015 il processo di riaccredito InMail aveva una logica differente. Tu inviavi un nMail ad un membro Linkedin non nella tua rete e se questo non apriva il tuo messaggio entro 90 giorni, LinkedIn lo considerava non andato a buon fine. Si basava sulla buona fede del mittente e sulla consapevolezza di LinkedIn che non tutti i suoi iscritti erano assidui frequentatori della piattaforma.
Da gennaio 2015 la logica è totalmente cambiata (in meglio a mio avviso) e si basa su questo presupposto: se scrivi una InMail al contatto giusto con il contenuto giusto (quindi previa analisi del destinatario e previa analisi del contenuto del messaggio) e questo lo aprirà e ti risponderà allora Linkedin ti premia e ti riaccredita l’InMail.
Se invece per qualsiasi motivo il tuo messaggio o non verrà aperto o se aperto non darà seguito a risposta, tutto ciò sarà letto da Linkedin come sinonimo di bassa qualità dell’uso dell’InMail e non ti riaccrediterà il messaggio.
Sono state inoltre ritoccati (fortunatamente verso l’alto) il numero di crediti nMail a disposizione dei profili a pagamento dando, a mio parere, più senso al canone mensile
Vediamo in che modo:
- JobSeeker – 3
- Business Plus – 15
- Sales Navigator Professional – 15
- Recruiter Lite – 30
- Recruiter Professional Services – da 50 a 100
- Recruiter Corporate – da 50 a 150
Note:
- Puoi acquistare fino a 10 crediti InMail (tranne per il pacchetto Sales Navigator) in più rispetto a quelli previsti per il tuo tipo di account oppure effettuare l’upgrade ad un profilo premium superiore.
- I messaggi InMail ritirati non ti saranno riaccreditati.
- Qual è il motivo per cui i clienti dovrebbero sceglierti? - 10 Maggio 2021
- Che cos’è la Sales Cadence e perché dovresti averne una. - 17 Febbraio 2020
- Hashtag in LinkedIn: come utilizzarli correttamente. - 24 Gennaio 2020