I Gruppi in LinkedIn sono il miglior strumento messoci a disposizione dalla piattaforma per costruire nuove relazioni. Rappresentano senz’altro lo spazio idoneo per farsi conoscere, apprezzare e per trovare quelle occasioni che ci permettano di creare nuovi contatti. Senza ombra di dubbio sono l’ambiente nel quale oltre ad essere assolutamente giustificato, l’investimento del nostro tempo ha il maggior ritorno.
Il taglio che fin dall’esordio ho dato a #LinkedInCaffè credo oramai sia chiaro a tutti, quindi anche oggi affronterò questo tempo dal consueto punto di vista: quello del professionista, non importa da quale settore appartenga, che utilizza LinkedIn per aggiornarsi, fare networking e curare il proprio personal brand. Detto questo andrò come al solito per punti manco fossi un ingegnere mancato che detto di uno che come me proviene da Filosofia suona quasi come un paradosso 😉
Cosa sono i Gruppi di LinkedIn
La maggior parte di chi leggerà questo post lo sa perfettamente ma siccome nessuno “nasce imparato” e dare per scontate le cose non fa parte della mia forma mentis, immagino che presumibilmente ci sarà qualcuno che si approccia solo ora ad utilizzare questa piattaforma appieno. Ecco! In sintesi i gruppi, sono una sorta di club composto da membri che condividono gli stessi interessi e/o passioni. Cominciamo col dire che si dividono di due categorie:
- aperti, dove la tua entrata e la conseguente partecipazione è automatica all’atto d’iscrizione, quindi sono gruppi dove chiunque puoi accedervi, partecipare alle discussioni e condividere i propri contenuti (a patto che la netiquette lo consenta!!! Più avanti ti spiegherò come verificarlo. )
- chiusi, dove la tua richiesta di adesione viene filtrata da un moderatore che deciderà, con potere di “vita o di morte” se accettarvi o no, a sua completa discrezione. Manca solo il simbolo del pollice in alto o verso per decretarne l’esito. Ma non temete, voci di corridoio lo danno imminente! 😉
Perchè iscriversi.
- Per Aggiornarsi: ritrovarsi in ambienti specifici con professionisti che hanno i tuoi stessi interessi con i quali poter condividere informazioni, discutere o scambiare opinioni. Per osservare come si muovono, come spesso diversamente affrontano tematiche o problematiche lavorative con le quali hai a che fare tutti i giorni, insomma: i gruppi ti permettono di migliorare la tua formazione professionale.
- Per Fare networking: la partecipazione attiva ai gruppi indubbiamente genera contatti. Coltivandoli giorno dopo giorno ti permette di veder crescere il valore di queste relazioni generando così opportunità di business, di networking. Inoltre la partecipazione [attiva] inevitabilmente genera visite al tuo profilo. Se non lo sai ti ricordo che LinkedIn è l’unico social network che permette di conoscere chi ha visitato il tuo profilo. C’è da riflettere! 😉 A tal proposito ti anticipo che in un prossimo post affronteremo appunto come sfruttare questa opzione per generare lead.
- Per fare Personal Branding: bè, che dire. L’ho sostengo dal primo post di questa rubrica. LinkedIn è perfetto in questo. A mio parere è una spanna sopra gli altri per chi vuole questo da una piattaforma social. Ecco, partecipando a discussioni, commentando o condividendo contenuti propri, i gruppi sono perfetti per lavorare sulla propria reputazione online. Per fare appunto personal branding. Piccola annotazione: nella sezione relativa alle statistiche del Gruppo, che poi approfondiremo, puoi trovare l’elenco dei tuoi contatti presenti, iscritti al gruppo. Non pensi possa esserti utile avere questa informazione per scegliere un determinato gruppo e per pianificare strategicamente la “promozione” di te stesso verso queste persone?
Come scegliere i gruppi.
Personalmente quando mi viene fatta questa domanda tendo a suggerire gruppi moderati (chiusi). La presenza di un amministratore di gruppo che si prende in carico di valutare l’utilità o meno del singolo contenuto condiviso e quindi di decretarne la pubblicazione è chiaramente garanzia di qualità. Spesso, ahimè, un gruppo aperto, dove non esiste alcun filtro, è preda di spam o messaggi di natura commerciale. Ha senso investire il proprio tempo in questo genere di gruppi?
Come cercarli.
Dalla barra di ricerca ti sarà sufficiente inserire la parola chiave che identifica ciò che voi ricercare dopo aver, dal menù a tendina, attivato il tipo di filtro che vuoi dalla tua ricerca (Persone, Offerte di Lavoro, Aziende, Gruppi, Università, Post, Posta in Arrivo)
Che parole chiave usare? Alcuni esempi di ricerca che ti posso suggerire sono:
- Per affinità: associazioni, ex studenti, no profit, di interesse.
- Per settore economico: marketing, imprenditoria, risorse umane etc
- Per Luogo Geografica
Una volta effettuata la ricerca, LinkedIn ti restituirà un elenco che come vedrai può essere ulteriormente filtrato tramite 3 parametri: Lingue, Gruppi Aperti o Chiusi e il più interessante per “Relazione Professionale”. Con questa opzione ti è possibile ricercare gruppi ai quali sono iscritti i tuoi contatti. Ti ricordi quanto ti ho detto poco fa sull’opportunità di pianificare strategicamente la “promozione” di te stesso verso talune persone? (vedi “Piccola annotazione”)
leggere le statistiche. Per valutarli e scegliere se seguirne le discussioni o no, LinkedIn ci mette a disposizione un discreto numero di informazioni in forma di statistiche. Dove le trovi? In alto a destra nella pagina iniziale del gruppo trovi un icona [“i “] “informazione”. Cliccandola ti si aprirà un area dove troverai varie informazioni riguardo al gruppo. Data di creazione, Tipo, Proprietario, Numero dei membri e varie Informazioni tra le quali appunto le Statistiche del Gruppo. Li hai tutti i dati che ti servono per valutarne vivacità, partecipazione oltre a poter valutare se le caratteristiche dei membri corrispondono a quelle che ti sei prefissato come caratteristiche ideali per la costruzione del tuo pubblico. Ecco le sezioni:
- Riepilogo [Fig_1]
- Dati Demografici dei membri del gruppo [Fig_2]
- Anzianità lavorativa dei membri
- Funzione lavorativa ricoperta
- Sede di lavoro
- Settore lavorativo
- Crescita. [Fig_3] Parametro da valutare per determinare se il gruppo è vivo o no.
- Attività. [Fig_4] Cercate di calcolare il reale apporto dei membri in termini di Contenuti ma soprattutto di Discussioni, reale cartina tornasole dello stato di salute di un Gruppo.
Consiglio: dosa i gruppi numerosi con gruppi meno numerosi (a parità di vivacità). Perché? In gruppi numerosi , visto l’alto numero di contenuti pubblicati è più complicato emergere, farsi notare. In questi gruppi consiglio di seguire le discussioni con più patecipanti e se si è in grado di aggiungere valore alla discussione intervenire. L’audience in questo modo sarà maggiore.
Il numero di Gruppi a cui iscriversi
Detto che ogni utente LinkedIn può iscriversi a 50 gruppi (!!!) (ed amministrarne 10), il mio consiglio è questo: in una fase iniziale non più di 5 gruppi. Per fase iniziale, sia chiaro, intendo quel momento in cui decidete di diventare abitanti attivi della piattaforma. Fase che spesso non coincide affatto con la data di iscrizione al social. Personalmente tra la data di iscrizione (2009) e la data di “presa di coscienza di LinkedIn” sono passati anni.
Comunque, in questa prima fase ti consiglio di seguire, partecipare, valutare pro e contro di ogni singolo gruppo al quale ti sei iscritto. Solo in una seconda fase è opportuno inserirne di nuovi e contestualmente considerare l’opportunità di disiscriversi da quelli meno partecipati o dove il tasso di coinvolgimento dei partecipanti alle discussione rimane molo basso. E’ indice che in quel gruppo i membri sono più attenti a condividere i propri contenuti piuttosto che ad ascoltare e partecipare attivamente alle discussioni presentate dagli altri membri del gruppo. E’ chiaro che in un gruppo di soli utenti dediti al “soliloquio” è inutile investire il proprio tempo.
Disiscriversi è semplice: in alto a destra della pagina del Gruppo in questione trovi il Pulsante “Membro” se ci passi sopra il mouse (in modalità on | over) ti accorgerai che compare la dicitura “Lascia”. Ecco. Ti sarà sufficiente cliccare per abbandonare il Gruppo.
Ascoltare
Una volta trovato il gruppo che fa per te ancor prima di compiere qualsiasi azione ti consiglio 2 cose:
- Leggere la Netiquette (Le regole d’Ingaggio). Bè, direi che è l’abc dell’educazione: entrando in casa d’altri la mamma mi ha sempre insegnato che è un dovere chiedere permesso ed osservare le regole della casa. Per quanto riguarda i Gruppi di LinkedIn verificare se l’amministratore ha stabilito particolari regole è semplice. In alto a destra nella pagina iniziale del gruppo trovi un icona [“i “] “informazione”. Cliccandola ti si aprirà un area dove troverai varie informazioni riguardo al gruppo. Data di creazione, Tipo, Proprietario, Numero dei membri e varie Informazioni tra le quali appunto le Regole del Gruppo. Ti basterà leggerle per evitare di incappare in comportamenti che per esempio ti facciano percepire come uno spammer. Il che, comprenderai, potrebbe nuocere ala tua reputazione.
- Ascoltare: Più volte nei miei post ho sottolineato l’importanza di questo verbo, dal significato tanto semplice e conosciuto da tutti quanto incredibilmente sottovalutato al giorno d’oggi. Ascoltare! Cerca di comprendere il livello delle discussioni. Il tono usato. Capire la tipologia di professionisti che hai difronte. E’ importante per conoscere per poi agire correttamente.
Partecipare
Dopo una prima fase di Ascolto servita a comprendere le dinamiche del Gruppo, chi sono gli influencers, quale è il tono usato e il livello di discussione ora non resta che partecipare. Diventare un membro attivo del Gruppo (non è che l’ascolto sia una fase passiva, tutt’altro). Vi sono 2 modi per farlo:
- Commentare (Comment marketing): altra pratica sottovalutata. Ti garantisco che si ottiene molto di più commentando argomentando in maniera costruttiva un post altrui che tramite la pubblicazione di 10 post propri. Perché? Perché chi ha scritto il post non potrà esimersi dal leggere il tuo commento. Perché non solo l’autore ma, se questo ha un buon seguito, anche chi abitualmente legge i suoi post probabilmente leggerà il tuo commento. Personalmente lo ritengo il sistema migliore per costruire relazioni personali sul web.
- Condividere i propri ma anche i contenuti altrui. Ringraziare chi condivide i tuoi. Rispondere, sempre con cortesia a chi ha investito il proprio tempo (vera moneta di scambio al giorno d’oggi) per leggere ciò che hai scritto tu. Non importa che ti stia muovendo delle critiche, anche feroci. Ricordati che hai di fronte comunque una persona, un professionista che ha deciso di impegnare il proprio tempo per leggere qualcosa di tuo. Minimo che puoi fare è usare cortesia ed educazione. Sempre!
Livello di Contribuzione. LinkedIn nella sidebar di destra ha inserito un elemento grafico per misurare appunto il nostro livello di contribuzione al gruppo. Si parte dal livello più basso “Per Iniziare” fino ad arrivare a “Top contributor”. Questa rappresentazione grafica ha in se 2 finalità. La prima psicologica, per spingere l’utente a partecipare tramite commenti e contributi alla vita del gruppo. La seconda ha reali effetti sulla visibilità. Un Top Contributor gode di privilegi che gli garantiscono una migliore visibilità per i propri contenuti all’interno del feed del Gruppo oltre ad avere la propria foto nella sidebar di destra.
Misurare
E’ fondamentale stabilire a monte gli obiettivi. Solo in questo modo impostando gli opportuni Kpi è possibile misurare l’effettivo ritorno di queste operazioni. Obiettivi possibili per esempio possono essere:
- Traffico verso il proprio blog
- Numero di Condivisioni dei tuoi contenuti verso altre piattaforme social
- Commenti ai post
- Contatti creati
- Followers creati (funzione attiva solo se in possesso della modalità Blog)
- Altri eventuali
Per facilitarti la misurazione di alcuni degli obiettivi sopra elencati ti suggerisco bitly.com, un tool gratuito che ti permette di monitorare la provenienza del traffico verso un determinato link.
Che ne pensi? Hai suggerimenti o strategie da consigliare per migliorare questo post?
Come di consueto Ti lascio infine i link dei 5 articoli delle settimane precedenti di #LinkedInCaffè e del ebook dove puoi trovare alcuni tricks per migliorare l’uso del tuo profilo LinkedIn.
- LinkedIn Dress Code: come entrare nel salotto buono
- 5 ingredienti per scrivere un profilo LinkedIn che lasci il segno
- Catturare, rapire e ingolosire il nostro pubblico usando il nostro percorso professionale in LinkedIn
- LinkedIn e Bloggin: che c’azzecca?
- Come ampliare la propri rete di contatti in LinkedIn
Ebook:
Ci vediamo settimana prossima.
Fonte immagine: unsplash.com Autore: Chris Brignola
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Ciao Mirko. Avevo già sperimentato un anno fa proprio questo strumento, quando ancora ne sapevo poco e l’ho trovato utilissimo. Ma ora, sbaglio o non esiste più la possibilità di ottenere info e grafiche sull’attività e vitalità di un gruppo Linkedin?
Com’è successo con Google+ e il suo strumento “Pulse”, per vedere l’estensione ed engagement dei post pubblici. Oppure sono io che non li so più ritrovare? 🙂
Ciao Giovanni, perdonami del ritardo nella risposta ma sto litigando con il filtro antispam di WordPress che qualche volta mi perde i commenti. No, hai ragione. E’ qualche giorno che Linkedin ha eliminato le statistiche dei gruppi. E’ un peccato. Io le utilizzavo parecchio per vedere la salute dei gruppi e scegliere a quali iscriversi. Peccato. Speriamo la stiano solo ristrutturando.
ciao Mirko, mi chiedevo come mai quando mi accingo ad aprire una discussione nel gruppo che gestisco non mi esce la possibilità di aggiungere una foto, un video o altro?
Ciao Dora, perdona il ritardo nella risposta ma qualcosa non ha funzionato nelle notifiche di wordpress. Quanto ai ruppi lo so. E’ vero. Non c’è possibilità di inserire immagini. Solo testo e/o link.